Loris a 14 anni ha inventato una cintura che aiuta i non vendenti
Vi raccontiamo spesso delle possibilità che avranno le nuove generazioni di creare strumenti innovativi, se messi precocemente a contatto con il futuro. Sappiamo che spesso tali concetti possano risultare molto aleatori ed ipotetici finché non si vedono i risultati concreti di simili opportunità. A tal proposito, storia che vi stiamo per narrare ci aiuta esattamente ad esplicitare tale concetto. Vi raccontiamo di questo ragazzo che a 14 anni ha inventato una cintura che aiuta i non vedenti a deambulare con maggiore sicurezza.
L’aneddoto
Loris Esposito è un ragazzo dotato di un grande intuito che vive nel bresciano. Un ragazzo intraprendente, con la passione per la tecnologia e i videogiochi. Dalla seconda media osservava una sua compagna di scuola non vendente, Debora, che si aiutava con un bastone per camminare. Da lì, pian piano, gli si pavimentò l’idea di poter creare un qualcosa di concreto per facilitarle l’esperienza di mobilità. Come spesso però accade, ha alcune intuizioni, ma gli manca il modo di poterne esprimerle.
L’idea
La svolta arriva proprio nello stesso ambiente scolastico, durante corsi pomeridiani. Con essi Loris viene a conoscenza del mondo del Coding e ne approfondisce le tematiche. Dopo aver fatto pratica con la teoria, passa tre mesi a lavorare ad una invenzione realmente utile ispirata a ciò che ha intorno nel suo quotidiano. Ad appena quattordici anni progetta la prima cintura che facilita i movimenti dei non vedenti.
Come funziona
Per chi ha difficoltà con la vista, ovviamente, una delle prime problematiche riguardano l’orientamento. Tale cintura agisce proprio a sostegno di tale aspetto, dando il proprio contributo da “navigatore” attraverso un sistema di sensori ad ultrasuoni. Grazie a dei sensori, l’oggetto rileva gli impedimenti che la persona ha intorno: produce un suono diverso se si trovano a destra, a sinistra oppure davanti alla persona che la indossa. Un’intuizione ha fatto vincere al ragazzo il primo premio del “Coolest project” ospitato dal Politecnico di Milano e che a maggio lo farà volare a Dublino per presentare il suo prototipo.
I sogni di un ragazzo
Loris intanto è iscritto al primo anno del liceo scientifico Vincenzo Capirola di Leno. Dopo il suo percorso di scuola media a Ghedi, dove vive e ha potuto toccare con mano l’esperienza e l’utilità di un approccio pedagogico all’avanguardia. “Insieme ai compagni abbiamo deciso di creare un libro tattile per Debora“, racconta il ragazzo entusiasta. “In classe c’era un’insegnante di sostegno che ci ha fatto capire molte cose” aggiunge Loris. “Faceva sentire noi ragazzi come persone con una missione: aiutare chi è più sfortunato di noi. Una cosa che mi è rimasta dentro“.
Un futuro promettente
Adesso Esposito sogna la carriera da ingegnere aerospaziale. Accanto a lui, il sapere del suo professore di tecnologia, Giuseppe Natale. Il mentore che lo ha seguito e lo ha spinto a partecipare al concorso organizzato alla Bovisa. Un evento irlandese dedicato a giovani programmatori che ha dato il via all’evoluzione del progetto del piccolo talento italiano. Che successivamente ha portato un esempio come campione dimostrativo per gli esami di terza media, al posto della tesina.
Oggi pensa già a come migliorarla: “Vorrei riuscire a rendere la cintura più piccola. E sto pensando a una vibrazione per chi è sordo e una cavigliera che rilevi i gradini“. .
La morale
Una favola contemporanea di tale valore dovrebbe farci riflettere come non solo sia importante incuriosire i ragazzi fin da subito nel loro percorso formativo. Ma quanto sia determinante un ambiente scolastico all’avanguardia che a 360° sappia approcciare in maniera costruttiva le potenzialità degli alunni. Che incoraggi loro, li riesca a stimolare nonostante le incertezze. Ciò si può ottenere anche attraverso corsi che vanno al di là delle mere cinque o sei ore giornaliere. Digital Education Lab vuole rappresentare tutto questo per voi e con voi. Attraverso le lezioni, la comunicazione e storie come queste. Se hai trovato questo articolo interessante continua a leggere il blog e segui le nostre pagine social.