Cattivi esempi tra gli YouTuber: la storia di Kanghua Ren
Intrattenitori, opinionisti, abili giocatori e dispensatori di ottimi consigli per gli acquisti. Ci sono svariate motivazioni per seguire gli YouTuber: dalla loro simpatia, al loro modo di sapere intrattenere. Non di rado il legame con il proprio pubblico si traduce in sentimenti di stima, ammirazione e anche emulazione. In un rapporto che non va tanto lontano rispetto a qualsiasi interazione che si ha con una star. Ma la rete si sa, è spesso senza filtri e qualche volta offre circostanze decisamente diseducative che, se non adeguatamente stigmatizzate, rischiano di amplificare cattivi insegnamenti o il diffondersi di pericolose mode. A tal proposito parliamo di Kanghua Ren, conosciuto sulla piattaforma video come ReSet.
Lo YouTuber
ReSet è un ragazzo di Barcellona di appena 21 anni, conosciuto in rete per le sue candid camera. Il suo stile era noto per un atteggiamento frizzante e sarcastico che a volte andava sopra le righe. Come nel caso che stiamo per descrivere.
L’episodio
Nel gennaio di due anni fa, ReSet architettò uno scherzo veramente di cattivo gusto ad un senza tetto. Offrendogli alcuni biscotti Oreo a cui aveva precedentemente rimosso la crema, aggiungerci dentifricio. Non pago della bravata, aveva successivamente commentato. “Forse mi sono spinto troppo in là, ma c’è del positivo in tutto ciò: almeno i suoi denti saranno adesso più puliti“.
Le conseguenze
Questa assurda mortificazione ai danni dell’uomo divenne presto virale, anche perché la vittima si sentì male tutta la notte. Il video fruttò allo YouTuber circa duemila euro di ricavi pubblicitari prima di essere rimosso da YouTube e subire la revoca del guadagno complessivo . ReSet provò a ripristinare la sua reputazione. In un primo momento offrendo un’altra cifra in danaro al soggetto (circa 300 euro), successivamente proponendo di passare la notte con il malcapitato, girando un altro video.
Iniziative che peggiorarono una situazione già critica.
La sentenza
A fine maggio, secondo il New York Times, Kanghua Ren è stato condannato per il suo gesto. Dovendo scontare ben 15 mesi di prigione, in aggiunta al pagamento alla sua vittima della cifra di ventimila euro a titolo di risarcimento. Ma le ripercussioni sono state anche digitali: per cinque anni non gli sarà permesso aprire e mantenere account social network, non solo YouTube, l’ordine restrittivo è globale.
Sentenza esemplare
Il giudice è stato inflessibile, condannando il ragazzo ad una pena importante, lasciando anche una importante eredità che dovrebbe scoraggiare a dovere altri tentativi di emulazione. Oltre a far riflettere e responsabilizzare una categoria intera e le loro famiglie. Spesso non del tutto consapevoli del loro peso mediatico. Lo YouTuber in questione aveva circa un milione e duecentomila iscritti. Praticamente una cifra potenziale di telespettatori pari ad una seconda serata della nostra televisione nazionale. La tentazione di trasgredire le regole del buon senso per fare danaro con sponsorizzazioni del proprio canale può anche essere forte, ma un’adeguata educazione su questi temi può tenere alla larga simili atteggiamenti irresponsabili.