Esistono agenzie che noleggiano fidanzati per Instagram

I Social Network hanno cambiato le dinamiche di molte consuetudini. C’è chi con i follower ottiene gli sconti al ristorante, altri che per distrarsi con essi perdono direttamente il lavoro, oppure troviamo gente pronta a scommettere di tatuarsi qualcosa se raggiunge un certo numero di “mi piace”. Pensavamo di averle viste tutte in questi ambiti. Invece non è così, il web è sempre ricco di stranezze, soprattutto se in ballo c’è un potenziale business da cogliere. Ad esempio da oggi ci sono agenzie che noleggiano fidanzati per Instagram.
Come nei film
Se pensate che sia la trama di qualche cinepanettone, no. La vicenda è reale e soprattutto attuale. Tra i trend in crescita di questo nuovo anno abbiamo proprio agenzie specifiche che offrono questa tipologia di servizi con relazioni fittizie. Come RomaExperience, impresa solida nel settore del turismo che nel ventaglio di possibili benefit, aggiunge tale servizio al fine di vivere al meglio l’esperienza di una vacanza nella capitale italiana.
I servizi
Da alcune foto che immortalino attrazioni turistiche in centro, fino ad un vero e proprio giro turistico della durata di qualche giorno, anche nei dintorni della regione. I prezzi possono variare dai 249 ai 735 euro, a seconda della complessità della richiesta. Queste sono le basi per avere un partner “virtuale” da sfoggiare ai propri seguaci, innalzare quella che in gergo si definisce “brand reputation”, per ottenere approvazione o nuovi ammiratori. Incrementando così una catena di approvazione mediatica.
C’è filtro e filtro
Modificarsi le foto evidentemente non basta, o quantomeno, c’è nel settore una competitività tale che alza sempre più la posta in gioco. Al punto da doversi chiedere quanto ci sia di autentico nelle vite che ogni tanto scorriamo in punta di pollice, tra immagini e pensieri. Riflessioni da farsi e soprattutto condividere con i nostri figli, spesso magari affascinati dallo sfarzo di un lifestyle di un proprio beniamino magari del tutto ostentato. Così come è presente il rischio di poter invidiare una tipologia di relazione o legame in realtà romanzato o costruito attraverso escamotage di cui sopra.
Specificando che…
Ovviamente non vogliamo colpevolizzare un influencer che magari vuole meglio “vendersi” alla propria tipologia di mercato per cui lavora. Il nostro discorso riguarda il salvaguardare l’educazione dei più piccoli, svelando loro di volta in volta che non è tutto oro quello che luccica. Responsabilizzarli a guardare al di là del selfie.
Farli riflettere
In tali casi è importante costruire un legame con loro, indagare sui loro gusti, educarli verso uno spirito critico. Senza trascendere in una critica aprioristica e distruttiva che li renda diffidenti alla rete. Distribuire il giusto peso alle cose, senza provare invidia per l’istante altrui condiviso al momento e che magari alle sue spalle nasconde ore di preparazione. Spingerli insomma verso la semplicità e lontani dall’ansia del confronto. Aiutarli a vivere la loro identità online ed offline che non sia una mera emulazione di una figura ma l’estensione naturale delle loro capacità e carattere. Liberi dalla schiavitù della finzione a tutti i costi.
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