Amazon e le spese di spedizione “senza fretta”
La nuova impennata di casi positivi al covid ha riportato l’Europa in una situazione di apprensione. Il rischio di emulare la primavera scorsa è sempre palpabile e le contromisure per cercare di scongiurare il pericolo sono già in atto. Il simbolo delle difficoltà del lockdown sono stati, in parte, anche loro: i corrieri. Tra le categorie più a rischio che non hanno mai potuto fermarsi dallo svolgere il loro mestiere.
Oggi però Amazon lancia un segnale importante nel settore introducendo le spese di spedizione “senza fretta”. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.
Amazon ha influenzato un certo modo di fare commercio
Innegabile che il colosso abbia dato una scossa agli e-commerce e non in questi anni, con il suo servizio clienti impeccabile (a volte, per alcuni, anche troppo) e l’estrema cura del cliente. Tra i simboli di questa rivoluzione c’è stata proprio la modalità di consegne. Spesso entro tre giorni, ma per i clienti iscritti al proprio programma di fedeltà anche solo uno, garantendo a volte addirittura l’arrivo in giornata. Dei vantaggi che buona parte della concorrenza non ha mai nemmeno potuto permettersi.
Le spese di spedizione “senza fretta”
Considerato quanto detto, la novità del portale ha una valenza simbolica notevole. La possibilità di rinunciare ai tempi ristretti di consegna della merce allo scopo di non ingolfare i servizi. Insomma, attendere magari uno o due giorni in più ed essere premiati con un bonus di un euro per il successivo acquisto. Questo è il senso delle spese di spedizione “senza fretta” di Amazon. Una misura che vuole incoraggiare a rallentare i ritmi, in un periodo in cui i servizi postali continuano ad avere qualche problema a causa del covid.
Le restrizioni
Bisogna però osservare tre criteri fondamentali per poter ottenere questo bonus.
Essere clienti con abbonamento Prime (esclusi Prime Student e Business Prime).
Non usare questa tipologia di consegna con ordini che includono prodotti per bambini, per la cura e la salute personale, per le sigarette elettroniche ed alimenti.
La spesa complessiva dell’ordine deve superare i 10 euro. Soddisfatti questi tre parametri si riceverà il buono da spendere in circa tre mesi!
Mossa pubblicitaria
Di certo questa iniziativa porterà un ritorno d’immagine all’azienda, ma se persino il colosso riesce a suggerire un ritmo più lento di consegne, vuol dire che l’invito ad un uso più saggio dello shopping può diventare una buona norma per ogni famiglia. Ridurre il numero di ordini superflui, non avere fretta, scegliere il necessario qualora ci fossero nuove urgenze. Piccole linee guida che, se seguite dall’intera collettività, possono portare ad un maggior benessere comune, anche dal punto di vista ecologico.