Lo strano caso delle app di casinò per ragazzi

La ludopatia è una vera e propria piaga sociale. Essa è una patologia talmente grave che viene spesso associata alla tossicodipendenza. Le persone affette da essa infatti, quando giocano, si comportano esattamente come i tossicodipendenti: si annullano, dimenticandosi di tutto ciò che li circonda. Il problema però non interessa solo gli adulti, ma anche molti giovani, a causa della diffusione di app di casinò per ragazzi.
Un dato molto preoccupante è il continuo abbassamento dell’età in cui i ragazzi si avvicinano per la prima volta al mondo del gioco d’azzardo, tanto che sono stati registrati casi di bambini di 10 anni!
La facile diffusione della ludopatia
Il fenomeno trova sempre nuove strade per sedurre ulteriori vittime, soprattutto sul web. Banner ammiccanti, promesse di facili guadagni, app e siti spesso clandestini aperti e chiusi in continuazione. Questi sono i mezzi con cui la ludopatia riesce a diffondersi a macchia d’olio.
La stessa polizia postale fatica a tenere il passo. Per questo motivo, il modo migliore per tenere al sicuro le persone ed, in particolar modo, i ragazzi è fare prevenzione.
A tal proposito, ci sembra giusto discutere dello strano caso delle app di casinò per ragazzi.
Il fenomeno delle app di casinò per ragazzi
Nel mercato britannico i giochi online di slot machine stanno prendendo pericolosamente piede attraverso varie app. Le promesse di facili vincite fino a 500 sterline sono un richiamo allettante per molte persone. Niente di nuovo se non fosse che il target di queste applicazioni sia esplicitamente un pubblico di minorenni.
Spin to Win Slots è la app di questo tipo al momento più famosa, presente anche sul Play Store di Google.
La cosa curiosa? E’ considerata idonea ad un pubblico di dodici o più anni.
Ma come può una app del genere, che promette montepremi da ottomila sterline e sponsorizza ulteriori giochi d’azzardo, essere adatta a dei minorenni?
Un successo preoccupante
Se già di per sé sia riprovevole il fatto che Google, ultimamente dichiaratosi attento ai contenuti da dedicare ai minori, si sia fatta sfuggire una simile minaccia, il peggio deve ancora arrivare.
Su Facebook, per regolamento, le campagne pubblicitarie dei giochi d’azzardo non sono consentite. Tuttavia, quelle di Spin to Win Slots trovano inspiegabilmente spazio sul social, tanto che l’applicazione ha già ottenuto oltre un milione di download.
Come funziona il gioco
L’obiettivo della app è rendere l’esperienza il più realistica possibile, infatti il suo slogan è “Un nuovo modo di giocare e ad un passo dalla realtà”. Nel gioco si utilizzano monete virtuali, acquistabili a prezzi che variano dai 79 centesimi alle 79 sterline. Cifre di certo rilevanti, considerato che non esiste alcun tipo di monitoraggio della spesa effettiva fatta dall’utente nell’arco della giornata. L’applicazione quindi lascia i suoi utenti liberi di spendere senza limiti, non permettendo di porre alcun tetto massimo da non superare.
Le altre app da evitare
Anche l’app Lucky Cash Slots non è da meno, tanto che il suo motto è: “Ti piace girare le slot machine in stile Las Vegas? Ti piace vincere soldi veri? Se è così, adorerai noi!”. Il suo slogan richiama quindi, in maniera molto esplicita, Las Vegas: il celebre luogo di vincite folli e lusso sfrenato. La cosa sconvolgente è che anche questa app si dichiara adatta ad un pubblico +12 anni. Peccato però che questo non sia esattamente il target dei casinò americani a cui l’applicazione fa riferimento.
La commissione sul gioco d’azzardo Britannica
La situazione nel Regno Unito è borderline. Se da una parte i contenuti del playstore dovrebbero essere accessibili solo ad un pubblico dai 17 anni in su, esistono ancora dei vuoti legislativi. Alcuni giochi infatti, seppur abbiano termini e condizioni per soli adulti, non verificano l’età del giocatore, finendo così per essere considerati adatti anche ai ragazzini.
Un quadro piuttosto amaro
A novembre la stessa commissione ha stilato una ricerca da cui è emerso che ben 450.000 bambini, tra gli 11 ed i 16 anni, potrebbero essere vittime di queste trappole digitali. Tali app sono pericolose in quanto introducono i giovani alla ludopatia e ad altri simili vizi. Matt Zarb-Cousin, portavoce della “Campagna per il gioco d’azzardo più equo”, ha affermato che: “La Gran Bretagna sta affrontando un’epidemia di gioco da bambini e strumenti come questi la stanno aiutando a diffondersi“.
Cosa fare?
Se Google non ha ancora rilasciato dichiarazioni in merito alla vicenda, Facebook invece sta prendendo provvedimenti. L’azienda ha dichiarato che: “La sicurezza dei giovani è una priorità totale e stiamo lavorando a stretto contatto con la Commissione per il gioco d’azzardo. In tal maniera contiamo di garantire che la nostra piattaforma sia pienamente conforme a tutte le leggi, ai regolamenti ed alle linee guida applicabili”. Sicuramente, per risolvere davvero il problema, è necessario emanare leggi in materia più stringenti, capaci di porre fine al fenomeno ed evitare che altri ragazzi cadano vittima di tali applicazioni.