L’Università Usa offre borse di studio ai videogiocatori di Fortnite
In passato abbiamo parlato di come i videogiochi siano ormai vere e proprie discipline sportive. In alcune parti del mondo addirittura organizzate con leghe professionali e la possibilità di fare carriera all’interno di tale realtà. C’è chi addirittura allena i propri figli a tale indirizzo, a sentore di una strada sempre più in voga nel presente prossimo. I muscoli dei polpastrelli importanti come quelli degli addominali. Ma cosa succede se persino il mondo dell’istruzione si muove verso tale senso? Oggi vi parliamo dell’Università di Ashland in Ohio, che offre borse di studio ai giocatori di Fortnite.
Cos’è Fortnite?
Fortnite è uno sparatutto online , con visuale in terza persona del giocatore. La parte innovativa del gioco riguarda la possibilità di unire le fasi di combattimento a momenti in cui pianificare e costruire. Esistono infatti due modalità distinte. La prima è la “Battle Royale”, in cui lo scopo è quello di sparare praticamente contro qualsiasi cosa si muova. Con l’intento finale di rimanere vivi per ultimi in una mappa di gioco che, a mano a mano, si restringe. La seconda modalità si chiama “Salva il Mondo” ed è quella adatta alla cooperazione tra i giocatori. Qui tutto si basa su quattro giocatori che collaborano a vicenda contro una invasione aliena. Irrobustendo la propria base, piazzando trappole, facendo fuoco contro gli invasori. Ovviamente completando le missioni periodiche, i giocatori accrescono le loro abilità e sbloccano interessanti bonus. Quest’ultima modalità è abbastanza vicina a Minecraft.
L’idea che parte dagli U.S.A
La popolarità del videogioco è aumentata a vista d’occhio nel corso dell’ultimo anno. Ha generato un interesse crescente di conseguenza a un interpretazione del videogioco sempre più “open minded”, facendo nascere così una interessante proposta che viene dal mondo universitario.
L’Università di Ashland in Ohio, infatti, ha deciso di voler mettere a disposizione alcune borse di studio “Fortnite” per i membri della sua squadra di eSport. Fornendo un benefit meritocratico quindi al pari di altre realtà del mondo dell’istruzione a stelle e strisce. Dove ad esempio si incoraggia i propri talenti della squadra di Basket e li si sostiene economicamente affinché possano continuare il loro processo di arricchimento culturale e carrieristico.
Il programma
L’annuncio è stato fatto sul sito dell’ateneo. Borse integrative del valore fino a 4000 dollari per studente. Con tanto di centro allestito per allenare gli allievi, con ben 25 stazioni di gioco che verranno organizzate a un piano dell’edificio, che si trova sotto la biblioteca universitaria.
Josh Buchanon, coach della squadra di sport elettronici del campus, ha dichiarato che tutto ciò faciliterebbe l’intero ambiente a essere creativi, innovativi e a dimostrare la padronanza delle proprie capacità.
Chissà se in Italia qualcuno emulerà a breve tale avventurosa (è il caso di dirlo) iniziativa.