Come cambierà Facebook? La nuova privacy sugli account dei minori.
Il 17 marzo 2018 è una data che ogni educatore digitale ricorderà per molto tempo. Coincide con il giorno in cui il settimanale britannico The Observer ha rivelato l’esistenza e il funzionamento della società Cambridge Analytica. L’organizzazione che fornisce servizi di spin doctoring mirati a condizionare l’opinione pubblica per scopi politici. Ci riuscivano tramite informazioni ottenute da applicazioni sviluppate da terze parti, alcuni “test”attitudinali che vediamo apparire spesso nella nostra bacheca. Il social non ha quindi venduto i dati in prima persona, ma è stata disattenta ad istruire i propri clienti sulle dinamiche dei dati personali. Questo ovviamente ha portato ha un calo della fiducia da parte dell’utenza, adesso più scettica verso la propria privacy. Quindi adesso come cambierà Facebook? Oggi ci occupiamo delle novità sugli account dei più piccoli.
Solo con il permesso di mamma e papà
In diversi paesi (compresa l’Italia), i ragazzi tra i 13 e i 15 anni potranno accedere ad alcuni contenuti grazie al benestare di un genitore. Quest’ultimo collegherà il proprio account con quello del figlio e, ad esempio, sbloccherà i contenuti riguardanti la visione ed espressione di opinioni politiche o di natura religiosa. Un passo in avanti, considerando che alle origini il Social nemmeno permetteva l’iscrizione a ragazzi minorenni. Generando, di contro, un’ondata di identità un po’ fittizie da parte dei più giovani. Che magari si registravano inventando alcuni dati sensibili. Aumentando dunque l’afflusso dei cosiddetti “fake” (profili di facciata).
Pubblicità meno invasive
Gli account dei più giovani saranno anche quelli inizialmente meno coinvolti a livello degli Ads. Gli annunci che essi vedranno nelle loro normali attività saranno più di natura generica. Niente sponsor ad hoc. Inoltre nessun post dei ragazzi sarà mai condiviso esplicitamente al pubblico (ovvero alla privacy dei non amici). Mancherà infatti proprio la suddetta opzione presente invece nei profili dei più grandi (la celebre icona a forma di mappamondo).
Una linea diretta con i più giovani
Nel corso del 2018 Facebook ha promesso di presentare una sorta di nuovo centro globale di risorse online dedicato ai ragazzi. Una mini piattaforma interna al fine di rispondere alle loro domande più comuni riguardo la privacy e fare anche educazione dei comportamenti da assumere via web. Una Netiquette a sfondo pedagogico che possa tenerli a bada dalla condivisione i materiale improprio e li tenga lontani da malintenzionati e generico cyberbullismo.
Maggior cura dei dati sensibili
Ai normali utenti sarà più difficile scorgere i dati sensibili dell’individuo minorenne. A partire da informazioni come la data di nascita o il luogo di appartenenza fino al dettaglio delle foto. Ad esempio l’opzione per il riconoscimento facciale, che facilita il tag nelle immagini postate. Questa novità sarà automaticamente disattivata fino al raggiungimento dei 18 anni.
E per gli adulti come cambierà Facebook?
Mark Elliot Zuckerberg sembra si sia un po’ ispirato agli insegnamenti di Qwant Junior al fine di far rialzare la china al suo prodotto, dal punto di vista della reputazione del brand. Ma il 25 maggio sarà una data di cambiamenti fondamentali anche per gli account dei più grandi, ne parleremo nel prossimo articolo.
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