Cos’è Clubhouse, il nuovo social network in costante crescita
L’ultimo portale ad avere avuto un grande successo è stato TikTok, principalmente basato sull’interazione di brevi video musicali. Prima di lui c’è stato Instagram, che lasciava grande interazione alle immagini. E quale fu tra i primi pregi di Facebook? La condivisione di pensieri scritti. Ogni social network vincente ha puntato su una peculiarità specifica per sfondare nel mercato. Clubhouse non vuole essere da meno, basandosi su un innovativo sistema di interazione e privacy ad oggi sottovalutato e che potrebbe catturare i più e meno giovani. Vediamo quale.
Clubhouse è stato fondato nel 2020
Durante la pandemia c’è chi ha scoperto vecchie passioni, chi ha approfondito le conoscenze digitali e chi si è fatto venire in mente una idea innovativa. Parliamo dell’imprenditore della Silicon Valley Paul Davison e dall’ex impiegato di Google Rohan Seth. In primavera e in pieno lockdown hanno avuto una intuizione importante, quella di mettere le basi riguardo un social network basato solo sulla voce. Dai messaggi audio fino ai podcast, passando per ogni genere di interazione che non coinvolga parole o immagini, ma storie e opinioni.
In costante crescita
In appena dieci mesi il portale pare essere giunto all’invidiabile cifra di due milioni di iscritti, soprattutto nel territorio americano. Raggiungendo i plausi di personalità del calibro di Oprah Winfrey, Drake, Chris Rock e Kevin Hart. Dai primi giorni del nuovo anno, il nuovo social sta arrivando anche sul territorio italiano con una formula particolare.
Si entra tramite invito
Non solo c’è bisogno di avere iOS, quindi un dispositivo Apple, per entrare nel meccanismo della piattaforma, ma hai bisogno di qualcuno che ti introduca e che garantisca per te. Perché le norme di moderazione sono molto severe, e nel caso di irregolarità la stessa persona che ha elargito l’invito alla persona problematica rischierà sanzioni.
Una privacy che si annuncia più blindata
Ciò che verrà postato su Clubhouse sarà difficilmente scaricabile o diffondibile in altre piattaforme. Nel regolamento è espressamente vietato e lo stesso meccanismo farà di tutto per scoraggiare trasgressori. Una policy che vuole contrastare comportamenti invasivi e soprattutto scoraggiare tentativi di bullismo e stalking di potenziali iscritti.
Dura la vita dei troll
Oltre a queste garanzie, gli iscritti dovranno fornire il proprio numero di telefono valido e garantire di essere maggiorenni. In questa fase beta l’azienda sta sperimentando una strada di accertamento della veridicità delle identità. Ovviamente è nell’interesse dell’azienda che il network funzioni a dovere, anche perché attualmente si stima valga già un miliardo di dollari. Nei giorni scorsi c’è stata così tanta richiesta di iscrizioni che qualche buontempone ha addirittura provato a vendere inviti a pagamento.
Come funzionano le stanze?
Si possono cercare sia le persone che i club a tema. I club riguardano gruppi di persone o “entità” che trattano un argomento o un tema particolare. Al momento della iscrizione, inoltre, è possibile selezionare una o più passioni per orientarsi all’inizio. Insomma, si è guidati verso i canali più congeniali all’utente attraverso il sistema di machine learning, almeno finché non si è capaci di scegliere il proprio indirizzo una volta pratici dei meccanismi della piattaforma.
Quale può essere la carta vincente?
L’attenzione. Su Facebook o Instagram la comunicazione avviene rapida. Mentre siamo a guardare la televisione ci può capitare di scrollare la nostra home con pigrizia. Clubhouse richiede l’attenzione di prestare ascolto, prendersi un momento. E gli argomenti di discussione nelle stanze italiane sono di grande attualità e affrontati con spirito introspettivo. Si va dal Revenge Porn fino al passaporto vaccinale, passando per la crisi di governo.
Quali sono le problematiche da sistemare?
Innanzitutto ad oggi manca ancora l’adeguamento al GDPR europeo ma è disponibile la tutela ai dati del cliente riguardo il California Consumer Privacy Act (CCPA). Il secondo neo da risolvere riguarda il cercare di contrastare eventuali tentativi di utenti nel cercare vie alternative per salvare gli audio. Ad esempio registrando lo schermo del suo smartphone. Ma essendo un social poco più che neonato è normale dover correggere il tiro su qualche aspetto. A questo proposito la società ha già annunciato l’arrivo di un numero ingente di moderatori nella piattaforma.
Cosa è importante ricordare
Clubhouse non segue solo il trend dei podcast, ma sembra avere più a cuore la privacy e i contenuti condivisi dagli utenti. Il suo approccio diversificato potrebbe fare scuola anche rispetto ai propri competitor. Entro fine anno saranno aperte le iscrizioni al grande pubblico ed è vitale conoscere anche questa alternativa, le sue potenzialità e minacce. Noi di Digital Education Lab seguiremo con attenzione il fenomeno. Da sempre siamo dalla parte delle famiglie, a cui offriamo, attraverso i nostri corsi e articoli, una visione a 360 gradi del futuro della tecnologia.