Cronache da Scratch: un libro di racconti sui personaggi che lo animano
Scratch è il linguaggio di programmazione più diffuso al mondo. Entrato (ebbene sì) solo da qualche tempo nelle scuole italiane. Di laboratori Scratch, Junior Scratch si occupa la scuola Digital Education Lab con i corsi e workshop per le famiglie. Entra nei laboratori di Robotica come strumento di Programmazione. E persino nei corsi di Programmazione con Minecraft. Qualche tempo addietro due autori- Educatori di programmazione creativa, robotica, design, inventori di video giochi- hanno scritto un libro di racconti sui personaggi che popolano le animazioni fatto con Scratch. Certamente accattivante.
Come vivono i personaggi di Scratch, gli Sprites?
E’ una delle domande che si è posto Adriano Parracciani, uno dei due autori del libro. E come lui stesso confessa nel suo sito/ blog: “Qualcuno forse ricorderà Tron, il film di animazione del 1982 che si svolge all’interno di un computer, dove i personaggi sono i programmi presenti nel sistema e un programmatore, Kevin Flynn, che viene digitalizzato e trasportato dentro quel mondo digitale parallelo. Ebbene, è proprio da quel film culto che ho preso l’ispirazione per Cronache da Scratch, un libro che narra storie di vita vissuta all’interno di un vero linguaggio di programmazione”.
Infatti proprio quei personaggi, che ruotano intorno al famoso Cat Scratch, cosa pensano dei coders? Come reagiscono al codice che devono eseguire? Come si comportano tra di loro? Cosa provano nei confronti degli umani?
Sette racconti. La parola agli Sprite
A queste domande rispondono i sette racconti, che fanno parlare e agire l’anima degli Sprite. Lì tra loro, Tera, Nano, Pico, hanno una vita che vale la pena di essere raccontata e conosciuta. Nei capitoli emerge il desiderio degli autori di non avere un intento pedagogico tout court ma mediato dallo storytelling. L’arte del racconto prende vita. I protagonisti sono i personaggi, attivi e programmabili di un gioco che le bambine ei bambini di tutto il mondo, sanno ormai personalizzare, per renderlo unico. E nel frattempo i videogamer in erba, sanno che condividendolo nella gallery messa a disposizione, possono vederlo vivere, arricchito a diversamente colorato.
Dialoghi multimediali sugli umani
“Tu sei uno sprite, quello che devi sapere ti viene caricato in memoria, non lo devi imparare. Gli umani non funzionano così. Loro devono imparare, apprendere le cose, i concetti, i modi, e gli ci vuole tempo”. E’ uno dei dialoghi che si può leggere a pagina 74.
Una lettura che si può fare insieme genitori e figli, o che possono affrontare benissimo i più grandi che hanno già sperimentato Scratch, anche come linguaggio di programmazione. Leggeranno il racconto del debugging, che diventa protagonista di una novella.
Infatti le avventure dei vari personaggi e la loro interazione e le loro interazioni sono narrati dagli sprite in persona. E una lettura divertente e nello stesso tempo educativa, che insegna Scratch attraverso lo storytelling, evitando un formale tono, da manuale.
I racconti molto brevi e scorrevoli i cui protagonisti sono gli sprite di Scratch: Tera, Gobo, Pico, Ghost. Cosa fanno? Parlano di noi “coders”.
E a fine di ogni storia si richiede di riprodurre uno script che la rappresenti.
Gli autori
Adriano Parracciani è un educatore di CreativeComputing, Robotica, e Tinkering, è un Maker con varie passioni tra cui scrivere e dipingere. Proviene da una ventennale carriera nelle telecomunicazioni e poi da attività professionali nel mondo della consulenza tecnologica e della formazione.
Raffaella Micheli. Educatrice e pedagogista. Fa parte della Learning Community di MIt Media lab. Scrittrice per passione concentrata sull’apprendimento creativo.
Si occupa di laboratori Scratch declinati nelle varie forme di espressione artistica.
E’ un libro che o consigliamo, anche da leggere in formato elettronico, è stato auto prodotto dagli autori stessi.