Da Minecraft Education a Skype, l’evoluzione digitale nella scuola italiana
Tutto è cominciato con l’interesse e la passione di alcuni insegnanti e dirigenti scolastici che hanno aperto con fiducia le porte delle loro scuole al coding, seguendo il gruppo del Mit Media Lab.
Successivamente anche la versione Education di Minecraft, il gioco che molti a scuola stigmatizzavano è diventato uno strumento di formazione.
Come in altri Paesi del mondo Minecraft Education, oggi è inserito attraverso accordi integrati nel Piano Nazionale Scuola Digitale, ufficialmente tra gli strumenti formativi delle scuola pubblica. E non il solo, ci sarà anche Skype in classe.
Vi raccontiamo l’evoluzione di queste iniziative e monitoriamo l’effettiva realizzazione di quanto è stato deciso. Speriamo non sono promesso.
I docenti giocatori e trainer di Minecraft Education
L’introduzione in Italia di Minecraft Education, è avvenuta progressivamente e ha seguito la diffusione dei tutorial rivolti direttamente agli insegnanti sul canale You tube “A scuola con Minecraft” , a opera di Marco Vigelini, Minecraft Global Mentor. La prima formalizzazione a Firenze, durante la fiera dell’Education Didacta nel ottobre 2017.
Accordi con il Miur per la gamification
L’estensione dell’accordo sul PNSD (Piano Nazionale della Ncuola) ha generato un protocollo d’intesa che prevede novità tali che sembra quasi un sogno che la scuola italiana possa metterle in atto in tempi brevi. Tra queste proprio lo sviluppo di percorsi e contenuti didattici innovativi per l’insegnamento del pensiero computazionale. Con lo sviluppo di competenze digitali attraverso strumenti e piattaforme quali MakeCode e Minecraft: Education Edition.
Di pari passo è stata prevista, la diffusione di piattaforme di apprendimento e condivisione di buone pratiche come Microsoft Educator Community tra docenti, animatori digitali, dirigenti scolastici, ricercatori e professori universitari.
I dati della diffusione della scuola digitale in Italia
Ecco alcune cifre diffuse dal MIUR in seguito all’attività partita con Minecraft Education, che si è estesa anche per altre iniziative d’innovazione.
- Oltre 500 eventi di formazione gratuita per i docenti (seminari, workshop, laboratori)
- Più di 47 mila insegnanti formati e 2000 animatori digitali e dirigenti scolastici coinvolti
- 18 eventi divulgativi negli atenei Italiani su temi quali Big Data, Machine Learning, Internet of Things, High Performance Computing, Cloud, Mixed Reality.
- Dieci tappe dell’Education Tour – School of Imagination– nelle scuole italiane su temi quali: creatività digitale, STEM, Game Based Learning, Digital Storytelling, Collaborazione, condivisione, e molti altri.
- Più di 47 mila studenti e insegnanti ospitati gratuitamente nella Digital Class presso la Microsoft House di Milano.
- 12 mila studenti coinvolti in eventi di evangelizzazione su tutto il territorio italiano.
- Circa 1700 docenti, studenti e ricercatori coinvolti nelle due edizioni dell’Edu Day.
Si vuol promuovere una cultura dell’innovazione e contribuire al rendere contemporaneo finalmente il nostro sistema scolastico nell’obiettivo contenuto nel Protocollo d’Intesa che Microsoft con il MIUR ha stabilito ben due anni fa.
L’accordo è’ stato esteso dall’autunno 2017. Prevede l’introduzione nelle scuole italiane di strumenti in grado di favorire nuove modalità di apprendimento e di condivisione della conoscenza.
Skype in the Classroom
L’estensione del Protocollo d’Intesa prevede infatti il sostegno alla collaborazione fra le classi, abbattendo barriere geografiche e linguistiche attraverso l’adozione nelle scuole di Skype in the Classroom. Realizzando così l’idea di una classe virtuale.
Facendo leva sullo strumento della videochiamata, si potrà mettere in contatto gratuitamente esperti di tutto mondo con studenti e professori italiani.