Esiste un’intelligenza artificiale che crea volti dal nulla
Il mercato delle cosiddette AI in Italia è ancora un campo decisamente inesplorato. Si calcola, ad esempio, che in merito agli sviluppi di algoritmi nel nostro paese si sia speso appena 85 milioni di euro nel 2018. Solo il 12% delle imprese del nostro paese ha portato a regime almeno un progetto in questo campo, quelli più diffusi riguardano i celebri assistenti virtuali. Essi li incontriamo non di rado nei customer service dei siti internet o anche a vantaggio dei social, a fine di replicare all’utenza con messaggi precostruiti. Ma cos’altro si può fare nel campo? A tal proposito parliamo della curiosa esperienza di un’ intelligenza artificiale che crea volti che non esistono.
Il sito
Prendetevi un minuto del vostro tempo e accedete a questa pagina. Vedrete una foto di un soggetto, aggiornando la schermata l’immagine cambierà e continuerà a farlo fin quando voi vogliate. In questa frazione di secondi, voi avrete ammirato visi di persone che in realtà non esistono:. Sono mere fabbricazioni di una IA artificiale che, ogni volta, crea una nuova esperienza diversa, dissimile da un altro utente che si collegherà poco dopo di voi. Insomma, il nome della pagina dice tutto: “questa persona non esiste“.
Come ci riesce?
Il trucco riguarda è l’elaborazione di un algoritmo che ha imparato a ricrearli studiando archivi di ritratti fotografici disponibili online. Un database enorme che non ha fatto altro che immagazzinare informazioni all’intelligenza artificiale.
Chi è l’autore?
Dietro al progetto si nasconde Philip Wang. Autore del software e programmatore di Uber. Per creare tale procedura si è basato su una ricerca pubblicata l’anno scorso da Nvidia. Essa delucidava come creare un flusso infinito di falsi ritratti usando il machine learning. Ovvero la capacità di un sistema informatico di apprendere dalle informazioni che acquisisce. L’algoritmo infatti è stato istruito con un enorme set di dati secondo il meccanismo del Generative Adversarial Network .
Le possibilità sono infinite
Ha dichiarato il programmatore: “La gran parte delle persone non si rende conto di quanto le Intelligenze Artificiali potranno essere capaci nel futuro di ricreare delle immagini”. Ovviamente non solo. Questo è solo un esempio di come possa essere poliedrico l’approccio di una scienza così complessa, ma allo stesso tempo, così affascinante. Che merita approfondimenti periodici di questo tipo (ovvero concreti) per farci riflettere su che piano si stia muovendo il nostro futuro.
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