In assenza della Serie A, gli eSports arrivano in TV
A causa del Coronavirus non solo sono state rinviate le Olimpiadi, ma anche sospesi la maggior parte degli eventi sportivi. I canali televisivi sono infatti impegnati a trasmettere competizioni del passato, al fine di occupare spazi di programmazione destinati allo sport. Il pubblico però non può vivere di soli ricordi, intrattenendosi con sfide di cui già conosce il risultato. Ha bisogno di novità e di nuovi finali inaspettati. In poche parole necessita di nuove competizioni in diretta!
Gli eSports arrivano in TV per questa ragione. E’ giunta l’occasione, per questi sports virtuali, di incuriosire una fetta di pubblico che prima non si era mai interessato a loro.
Una delle poche forme d’intrattenimento in ascesa
Prima del Covid-19 il mondo degli eSports generava circa un miliardo di dollari di ricavi stimati. Nel periodo della pandemia, questa cifra è aumentata in maniera sostanziale. Il perché è presto detto: organizzare sfide virtuali non mette a rischio l’incolumità dei partecipanti (ognuno gioca a casa propria). Basta infatti una piattaforma precostruita come Twitch per trasmetterli e la presenza degli addetti ai lavori è ridotta al minimo.
Eventi soltanto digital
Si chiama Round One ed è l’evento eSports organizzato da Iidea (Italian interactive digital entertainment association), ex Aesvi. Sarà il primo grande happening tricolore completamente online con cui gli eSports arrivano in TV. Round One non prevederà solo partite, ma anche: «talk, workshops e ospiti internazionali di rilievo appartenenti al mondo eSports». Questo è quanto dichiarato da Thalita Malagò, il direttore generale dell’associazione.
Sviluppo e promozione
La manifestazione sarà anche una vetrina per svelare la terza indagine di mercato sugli eSports in Italia. Un dossier approfondito realizzato in collaborazione con la società di ricerca Nielsen. Gli obiettivi dell’iniziativa sono molteplici come favorire lo sviluppo del business ed inneggiare alla professionalizzazione degli operatori. Offrire quindi una certa visibilità davanti agli occhi dei media e delle istituzioni, al fine di rendere sempre più autorevole un settore che ancora troppi in Italia sottovalutano. Al momento infatti solo poche persone lo equiparano ad un qualsiasi altro business sul territorio.
L’osservatorio italiano sugli eSports
I tempi erano maturi anche per far si che nascesse l’Osservatorio italiano eSports (Oies), la prima piattaforma italiana B2B dedicata alla conoscenza e allo sviluppo del business dei videogiochi competitivi. Si tratta di una iniziativa portata avanti da Sport digital house per rinvigorire la credibilità italiana in questo settore. Una piattaforma che facilita il dialogo tra aziende e squadre che ancora non si conoscono, per fare si che possano comunicare tra loro senza particolari tramiti di rappresentanza.
Il calcio è tanto importante anche negli eSports
E’ anche grazie a queste attività che il primo campionato di eSports, in programma il 10-11 luglio a Londra, vedrà la presenza di una squadra italiana. La nostra eNazionale, sponsorizzata da TimVision, giocherà a Pro Evolution Soccer in un girone insieme a Danimarca, Turchia e Serbia.
I premi in palio non sono da poco
L’Uefa ha investito ben 100mila dollari di premi, che saranno suddivisi tra le eNazionali che accederanno ai quarti di finale. Ai vincitori spetterà invece una cifra aggiuntiva intorno i 40mila dollari. Gli importi ancora non sono paragonabili a quelli delle controparti del mondo del calcio offline, ma sono pur sempre considerevoli. Essi fanno capire il perché alcuni genitori si stiano davvero impegnando a fare allenare i propri figli a questo hobby redditizio.