In galera per una recensione su TripAdvisor
Nella cosiddetta “sharing economy” ogni parere è oro. Ricevere feedback da una reale clientela che può certificare la qualità del nostro servizio offre un grande ritorno in termini di pubblicità alla propria attività. Allo stesso modo però, si può incappare in seri problemi. Come quelli che stiamo per descrivere in questo articolo, dove un uomo rischia di finire in galera per una recensione su Tripadvisor.
La vicenda
Wesley Barnes, un cittadino americano di ritorno da un soggiorno presso il Sea View Resort dell’isola Koh Chang (Thailandia) è il protagonista di questo curioso episodio. A giugno ha lasciato un parere estremamente negativo sulla struttura ospitante, pari ad una stella, sul popolare portale di soggiorni. Di risposta, il proprietario del resort lo ha denunciato. La motivazione? Aver danneggiato la rispettabile reputazione della struttura dell’albergo.
La recensione su Tripadvisor che costa la galera
L’uomo è stato arrestato e poi momentaneamente liberato su cauzione. La sua posizione sembra però abbastanza seria a seguito dei riferimenti fatti nella recensione. Ha infatti accusato l’albergo di “praticare la schiavitù” e di “avere un personale scortese” e “un direttore del ristorante terribile“.
La risposta dello staff
La replica non si è fermata solo alla denuncia, ma anche ad una contro-accusa. Il resort ha imputato all’americano il mancato pagamento di una sovrattassa sugli alcolici e di aver usato un linguaggio offensivo verso i dipendenti. Questi ultimi avrebbero lasciato correre, se solo non avessero scoperto la diffamazione, giunta successivamente anche su altri canali di recensioni.
Sempre consapevoli delle proprie responsabilità
Ciò che scriviamo online ha valenza anche giuridica, soprattutto se stiamo giudicando l’operato di un lavoratore, per questo motivo bisogna prestare attenzione alle parole usate. Nel caso del turista americano c’è l’aggravante del sistema giuridico nazionale, molto severo riguardo alle diffamazioni. La cauzione infatti era già abbastanza alta 200.000 baht (6.300 dollari), ma ora l’uomo rischia, a fine processo, ben due anni di carcere.
E’ necessario che tutti comprendiamo, in primis i ragazzi, che quello che scriviamo e postiamo online può avere delle conseguenze legali.
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