Giocare a Zelda con un controller speciale grazie all’ingegno di papà
In passato ci siamo più volti soffermati su come la tecnologia possa aiutare a superare le barriere create dalla disabilità. Sensibilizzare su tale tematica è importante, ma lo è ancor di più lavorare affinché tutto ciò sia realmente possibile. Il progresso odierno deve mirare infatti a garantire pari condizioni e benefici (anche di natura occupazionale) a chiunque.
A tal proposito vi parliamo di una bella storia divenuta virale in queste settimane.
Una vicenda in cui, grazie all’amore immenso di un genitore per sua figlia, una bambina disabile è riuscita a giocare a Zelda tramite un controller speciale progettato dal suo papà.
La storia di Rory ed Ava
Siamo a Jersey, nel Regno Unito, ed i protagonisti della storia sono Rory Steel ed Ava, un padre ed una figlia che condividono una sana passione per i videogiochi. Purtroppo lei a soli nove anni è affetta da PSE (Paraparesi Spastica Ereditaria) una rara malattia neurodegenerativa invalidante che rende difficile il controllo motorio, impedendole anche il linguaggio e la destrezza con le dita. Per mesi Ava si è divertita ad osservare il suo genitore giocare ad un videogioco, famoso quanto Fortnite, The Legend of Zelda: Breath of the Wild. Il suo sogno però è sempre stato quello di provare il titolo in prima persona. Fino a quel momento impossibile, vista la conformazione dei controller della Switch che non sono adatti a chi ha la sua malattia.
Un controller speciale con cui giocare a Zelda
Dove non arriva un colosso d’intrattenimento videoludico come la Nintendo può invece giungere l’ingegno e la premura di un genitore. Rory, per poter realizzare il sogno di Ava, ha deciso infatti di creare una versione “casalinga” del controller, in linea con le capacità motorie di Ava. Con un po’ di manualità e qualche consiglio online, dopo qualche settimana è finalmente riuscito nella sua ardua impresa: realizzare un controller speciale capace di far giocare Ava a Zelda.
Un progetto ambizioso
Cercando con pazienza alcuni pezzi su eBay, il controller è costato all’uomo l’esatta cifra di 110 sterline. Più del doppio di un normale joystick, ma con la gratificazione di vedere sua figlia raggiante, mentre si intrattiene con il videogioco. Il video è diventato ovviamente virale e sembra essere un buon punto di partenza per tante persone nelle stesse condizioni di Ava.
Un caso da cui prendere esempio
L’impresa di Rory ha riscosso enorme successo non solo sui social, ma anche tra gli addetti al settore. Sembra infatti che alcune illustri case di videogiochi, abbiano deciso di realizzare in futuro prototipi di controller pensati appositamente per giocatori diversamente abili. Microsoft però ci aveva già provato. Nel 2018 aveva infatti creato l’Xbox Adaptive Controller, una vera innovazione nel settore e un tentativo iniziale di donare a tutti la medesima esperienza di gioco.
Ci auguriamo che in futuro simili iniziative siano sempre più frequenti e che riescano realmente ad abbattere le barriere causate dalle disabilità, garantendo l’accesso ai videogiochi ad un’audience sempre più variegata. Per noi, anche questa è educazione digitale!