Google Family Link: il parental control spiegato a un genitore
Siamo oramai lontani dalla generazione che preferiva confiscare il telefono al figlio per motivarlo a fare i compiti del giorno. Oggi la tecnologia ci offre una serie di strumenti altrettanto validi per seguire, controllare e limitare le distrazioni della prole con efficacia. In questo articolo parleremo del Google Family Link e di tutte le sue importanti applicazioni.
Cos’è il Google Family Link?
Il Google Family Link è il parental control di Google. Nato appositamente per rendere più trasparente e dinamico il tuo modo di educare alla tecnologia. Funziona con tutti i dispositivi Android dal 7.0 e iOs dall’11 in poi. Si configura in poco più di un quarto d’ora ed è subito operativo dopo averlo istallato anche nel terminale del proprio figlio. Vediamo le funzioni più importanti.
I contenuti di qualità
Una volta sincronizzati i due dispositivi, sono diverse le modalità che riteniamo utili. Innanzitutto monitorare le app che vengono maggiormente usate. Studiarsi in una settimana quali sono i contenuti più ricercati dalla persona può per esempio darci anche un aiuto su come indirizzare al meglio la prole verso un approccio sano dello smartphone e scoraggiarli verso quelle potenzialmente pericolose.
Il controllo delle App
A questo proposito, sarai tu a scegliere quali applicazioni potrà scaricare o meno, o persino nasconderne temporaneamente alcune. Supervisionando anche l’aspetto degli acquisti che si fanno durante le partite. Intervenendo quindi su un aspetto che di solito desta sempre qualche preoccupazione tra i genitori.
Proporre app nuove
Nel parental control c’è una griglia di applicazioni consigliate da un team di professori. I genitori possono prenderli come consigli per la cosiddetta “dieta digitale” della propria famiglia. Questo aspetto rappresenta una maniera per conoscere nuovi giochi o approfondimenti, che possono essere proposti in alternativa ai precedentemente vietati.
E se il figlio esagera con lo smartphone?
In quel caso è pure possibile limitare l’uso del terminale. Attraverso un semplice comando istantaneo oppure mettendo un massimale giornaliero oltre il quale non bisogna andare. In quel caso restano comunque attive le funzioni tradizionali di telefono e chiamata, ma vengono azzerate le distrazioni per quella giornata.
Dove si trova mio figlio?
Una delle funzioni più utili resta indubbiamente quella di poter sapere sempre dove si trovi il soggetto. Un’opzione che ovviamente si lega alla geolocalizzazione del terminale.
Le restrizioni sul tema YouTube
Di base il Google Family Link non consente il blocco ai contenuti vietati ai minori di 14 anni. Sarà nel caso il genitore a gestire questa aggiunta nel menù delle opzioni. Ovviamente ciò non esula dalla remota possibilità di incorrere a contenuti violenti o più pericolosi. Consigliamo l’uso di YouTube Kids per i più piccini.
Non per forza da Smartphone
Se da una parte è vero che l’uso del telefono per il genitore sia obbligatorio per impostare alcuni limiti (ad esempio le ore in cui può essere connesso il figlio), ci sono funzionalità accessibili anche in altro modo. L’accesso è infatti garantito anche da Web Browser.
Su quanti terminali di famiglia è possibile istallarlo?
Infiniti. Che abbiate uno o quattro figli, uno o tre terminali, vi sarà possibile impostare l’app su ognuno di essi. Ovviamente tutte le funzionalità, come spesso accade con la piattaforma di Google, sono del tutto gratuite. Lo saranno anche gli aggiornamenti futuri.
Cosa manca a Google Family Link per essere perfetto?
Ovviamente il sistema non è esente da difetti. Abbiamo notato, per esempio, che se il ragazzo o la ragazza cancellano la propria cronologia di ricerche, verrà cancellata anche dal report. Un imprevisto un po’ bizzarro per uno strumento che serve a monitorare.
Manca anche uno storico dei movimenti
Durante la modalità di geolocalizzazione, sarebbe comodo conoscere l’orario in cui il nostro soggetto arriva e va via da una determinata postazione. Soprattutto se parliamo di scuola o l’ingresso alla nostra residenza mentre noi siamo fuori. Qualcuno potrà trovarla invasiva come opzione, ma potrebbe in realtà tornare utile per tanti genitori spesso fuori sede.
Non può bloccare chiamate o sms
Due aspetti che sarebbero potuti tornare utili a fronteggiare truffe e altre tipologie di malintenzionati. Purtroppo l’applicazione ne è sprovvista, non coprendo dunque i vostri figli dalle insidie del Phishing o dei call center.
Oggi il sistema funziona abbastanza bene, ma quando è nato ricevette critiche pesanti
Il Google Family Link nacque con diversi bug che gli valsero ben un 1,4 tra le recensioni della piattaforma. Inizialmente era persino vietata l’uso dell’app di YouTube. Situazione modificata però in corsa nel periodo della pandemia, considerando che sempre più professori utilizzavano il portale a scopo pedagogico.
C’è sempre un aspetto da tenere in considerazione
Compiuti i tredici anni, legalmente, i vostri figli potrebbero chiedere di non essere più soggetti a tutte le limitazioni. Per legge avrebbero diritto ad un account Google personale o ad un uso light dei controlli. Ovvero alcune opzioni spariscono al compimento dei tredici anni.
Quali?
Per esempio l’impostazione dell’ora di andare a dormire o il consenso per scaricare o bloccare le app. Così come la geolocalizzazione che può essere impostata su off dal ragazzo. La stessa piattaforma deciderà di proporgli annunci promozionali personalizzati alla sua età.
Questa modifica avviene immediatamente il giorno del compleanno del ragazzo?
No. Un mese prima è Google stessa a mandare una mail ai genitori per illustrare loro le possibilità che hanno. Per maggiori informazioni esiste nelle faq un vademecum illustrativo. Vi consigliamo di leggerlo con attenzione.
L’educazione alla tecnologia deve avere doppia funzione: spiegare e imparare. Non si può istruire qualcuno senza rimanere costantemente aggiornati nel mondo della tecnologia. Lo abbiamo visto con il Google Family Link: leggere le istruzioni è vitale sia per imparare le funzionalità che per capire i diritti del figlio al compimento del tredicesimo anno di età. Imparare aiuta il processo di insegnamento. Per questo ti suggeriamo di continuare a seguire i nostri articoli e dare un’occhiata ai corsi.