Il pericolo del gioco d’azzardo su Twitch per i ragazzi

Non bisogna nascondersi troppo dietro alla retorica, c’è un concreto problema in merito al gioco d’azzardo per i minori in Italia. Dati recenti parlano chiaro, 29,2% degli studenti minorenni ha provato il gioco d’azzardo almeno una volta, il 3% ha un comportamento di gioco problematico e il 3,5% è a tutti gli effetti un giocatore a rischio. Ne consegue che nel nostro territorio almeno 670mila minorenni ha già provato questo mondo. Ognuno di loro evidentemente ha avuto un qualcosa che li ha spinti verso questa pratica. Chi amici, chi il cattivo esempio di parenti, il mondo del web può essere ugualmente responsabile di questa iniziazione. Nell’articolo parleremo del pericolo del gioco d’azzardo su Twitch per i ragazzi.
La denuncia pochi mesi fa
XQc è uno streamer francese molto seguito. Ha fatto scalpore la sua confessione, in cui ammetteva di aver perso circa due milioni di dollari solo nel mese di aprile in puntate di casinò online. A più riprese il content creator si è dichiarato dipendente dal gioco e si era chiesto quanto potesse essere legale che Twitch permettesse di trasmettere dirette di questo tenore.
Il pericolo del gioco d’azzardo su Twitch per i ragazzi: le cifre del fenomeno
Per capire le proporzioni di questa forma d’intrattenimento, vi basti sapere che a settembre c’erano più persone a guardare il gioco d’azzardo su Twitch che Minecraft. A segnalarlo è il popolare sito Twitchtracker. Si stima che il popolare Tyler “Trainwreckstv” Niknam, re della categoria con due milioni di follower, abbia ricevuto un milione di dollari ogni mese che giocava su una determinata piattaforma. Ma se pensate che sia un fenomeno tutto estero, vi sbagliate di grosso.
La confessione dell’italiano NanniTwitch
Tra le pagine de Il Fatto Quotidiano, Alessandro Nannipieri ha dichiarato di essere stato avvicinato da alcuni rappresentanti di rinomati siti del gioco d’azzardo con lo scopo di fare proselitismo. Gli avrebbero dato un budget per giocare un numero di volte alla settimana, mettendo un link nella sua chat che rimandava a queste piattaforme. In questa maniera lo streamer avrebbe ottenuto, oltre al budget periodico, ben cinquanta euro per ogni account aperto. Oltre un utile di circa un quarto di ciò che avrebbero speso i suoi follower. Ovviamente l’accordo prevedeva che lo streamer non dichiarasse ufficialmente la partnership col sito di gambling, cosa che di fatto è illegale. Infatti ogni conduttore deve aggiungere un determinato hashtag quando è impegnato in queste dirette sponsorizzate.
Le cifre
Uno come NanniTwitch ha una media di 1200/1500 spettatori ogni volta. Gli basterebbero circa il 10% di loro iscritti per far guadagnare al soggetto circa cinquemila euro. Oltre alla rendita continua sulle spese di quei determinati account. Cifre che fanno girare la testa, soprattutto se a guadagnarle è una persona di vent’anni. Se estendiamo questo ragionamento a centinaia di potenziali streamer agganciabili con simili proposte, la situazione si fa pericolosissima.
In Italia abbiamo già di per sé un problema a contrastare il gioco d’azzardo
Il decreto legislativo 158/12 proibisce i messaggi pubblicitari di giochi con vincite in denaro anche sul web, e l’incitare al gioco o esaltarne la pratica. Il successivo 87/18 ha ancora più calcato la mano a riguardo, penalizzando anche le pubblicità indirette. In seguito, il Decreto Dignità (d.lgs 87/18) ha posto alcuni specifici compiti di vigilanza e sanzione in capo all’AGCOM. Tutto questo ha però una debolezza.
Quale?
Se il casinò ha una sede all’estero può evitare la sanzione. Oltretutto, lo streamer, con un disclaimer potrebbe addirittura sollevarsi da quasi ogni responsabilità. In che senso? Il conduttore su Twitch potrebbe non rischiare nulla, aggiungendo la postilla “ragazzi, ricordatevi di non esagerare su questo sito”. Insomma, più analizziamo questo mondo e più una certa porzione d’ombra sembra investire la piattaforma. Proprio a tale ragione, quest’ultima potrebbe aver fatto un passo importante in avanti.
Dal 18 ottobre, la stretta al gioco d’azzardo
Dadi, slot, roulette e altre pratiche saranno scoraggiate su Twitch. L’annuncio coinvolge inoltre il ban a piattaforme non a norma con gli Stati Uniti e con sede in qualche paradiso fiscale. Siti come Stake.com, Rollbit.com, Duelbits.com e Roobet.com non potranno essere del tutto trasmessi. Così come non è più possibile usare i referral codes. Ovvero quei link che dimostrano quanti nuovi clienti lo streamer in questione ha portato sulla piattaforma. Sono però ancora accettate le categorie come le scommesse sportive, il fantacalcio o il poker.
Una vittoria dunque parziale?
Esatto, lasciando perdere le categorie rimaste escluse dal provvedimento, ci sono videogiochi che di per sé incoraggiano spese ingenti e raramente sono stati sfiorati dalla discussione. Per esempio Fifa con i suoi pacchetti Fut per comprare giocatori migliori, oppure Genshin impact che allo stesso modo ti invita a spendere per acquisire i combattenti nuovi e rari. Bisognerebbe guardare di più al discorso lato dell’azzardo, alla maniera in cui videogiochi magari gratuiti riescano comunque a farti spendere centinaia e centinaia di euro, se non si sta attenti.
Leggi, ban e moderazione
Dietro a un sistema di regolamentazione ci deve per forza essere educazione e consapevolezza su certi temi. Far comprendere ai nostri figli quando è il momento di smettere e quando fiutare il pericolo. Così come stare attenti a lasciare le carte di credito collegate ai loro sistemi di gioco. Tutte accortezze che possono indirizzare a una buona qualità di intrattenimento e la giusta saggezza nelle attività di gioco. Per saperne di più consulta i nostri corsi per ragazzi e segui il nostro blog.