L’intelligenza artificiale che crea canzoni
Algoritmi, machine learning e automatismi. Esistono oramai macchine talmente tanto avanzate che, grazie all’acquisizione di numerose informazioni, sono in grado di migliorare i processi lavorativi o, addirittura, compierli senza alcun intervento dell’uomo. Tali esperimenti sono sempre più frequenti e vengono fatti non solo per curiosità, ma anche per testare fin dove sia possibile spingersi con l’attuale tecnologia. In questo articolo, parleremo in particolare dell’intelligenza artificiale che crea canzoni.
L’evento
Travis Scott è un artista di grosso calibro. E’ un trapper americano che ha scalato le classifiche soprattutto nazionali, grazie alla sua creatività e ad un look estroso.
La sua musica deve aver ispirato il gruppo di studiosi che ha creato l’intelligenza artificiale Space150. Una IA che, sfruttando un algoritmo per l’apprendimento autonomo, ha immagazzinato l’intera discografia dell’artista ad un solo scopo: produrre canzoni simili.
Creare un nuovo pezzo
Il machine learning di Space150 ha analizzato il repertorio dell’artista: i testi, le melodie e persino gli strumenti, al fine di comporre un brano che rientrasse nei canoni del performer e risultasse perfettamente verosimile alle sue canzoni.
Il curioso risultato
Certo, a livello di contenuti testuali il brano lascia un po’ a desiderare, ma dal punto di vista del carisma, dell’interpretazione e della musica, il prodotto è veramente fedele all’originale. L’elaborato infatti, basato sulle precedenti canzoni dell’artista, ha ricreato ritmi ed approcci vocali usate in passato dal cantante.
Non solo la canzone
L’agenzia in questione è riuscita a trarre anche un videoclip del brano realizzato con il deepfake, un’altra tecnologia di cui vi abbiamo più volte parlato nei mesi scorsi. Attraverso diverse immagini dell’artista, è stato possibile realizzare un intero filmato, senza dover scomodare il trapper a girare le scene del video.
Il futuro della musica
Esperimenti simili possono far riflettere su come, tra qualche decennio, la stessa industria musicale possa essere stravolta. Il settore è in continua evoluzione ed usa sempre di più lo streaming, adattandosi ai nuovi modi di vivere e di fruizione della musica.
In futuro quindi sarà davvero possibile creare un fenomeno musicale da zero, senza dover interpellare un musicista o un cantante in carne ed ossa? Probabilmente si.
In questo modo però, la concorrenza nel settore, già molto agguerrita, aumenterà ed i futuri cantanti, per riuscire ad emergere, saranno costretti a fare i conti con l’evolversi della tecnologia.