Safer Internet Day 2018: Unicef dati preoccupanti sulla sicurezza dei minori sul web
Nella giornata mondiale sulla sicurezza su internet – Safer Internet Day – diverse organizzazioni hanno puntato la loro attenzione sui minori e il web, producendo dati aggiornati.
Analisi che portano a notizie che possono allarmare. In realtà questi report rafforzano tutte quelle iniziative volte a prevenire quei rischi nei quali bambine e bambini possono incorrere.
Secondo l’UNICEF, ogni giorno oltre 175 mila bambini si connettono ad internet per la prima volta
- un bambino ogni mezzo secondo
- nel mondo uno utente su tre è un bambino
- alcuni adolescenti inviano 4.000 messaggi al mese, o uno ogni sei minuti.
- Negli Stati Uniti, il 92% degli adolescenti fra i 14 e i 17 anni è online 7 giorni su 7.
- Il 73% degli adolescenti americani (14-17 anni) possiede uno smartphone, che si traduce di fatto nell’essere connessi quasi costantemente. La situazione in Europa è molto simile.
E se i giovani africani sono i meno connessi, con circa tre giovani su cinque offline, in Europa sono 1 su 25.
Nel mondo, il 71% di loro è online, rispetto al 48% della popolazione totale. Questi sono solo alcuni dati diffusi da Unicef in occasione del Internet Safer Day.
Tra i dati più sconfortanti: Unicef sottolinea che il 92% di tutte le url (indirizzo Internet) connesse agli abusi sessuali su minori identificate a livello globale dalla Internet Watch Foundation sono localizzate in Canada, Francia, Olanda, Russia e Stati Uniti.
Unicef: bambini al centro delle politiche digitali
L’organizzazione delle Nazioni Unite che tutela l’infanzia lancia una richiesta urgente: la necessità di una proficua cooperazione tra i governi, la società civile con il settore privato
1. Approfondire la collaborazione tra i decisori politici, le forze dell’ordine e l’ industria tecnologica per integrare i principi di sicurezza nella progettazione della tecnologia e lavorare insieme per trovare soluzioni che tengano il passo con la tecnologia digitale. In un azione che contrasti traffici illeciti e altri abusi sessuali su minori on line.
2. Tutela della privacy dei bambini. Un impegno molto maggiore da parte del settore privato e dei governi per proteggere e non abusare dei dati dei minori; la piena applicazione degli standard internazionali nella raccolta e nell’ utilizzo dei dati sui minori online; insegnare ai minori come proteggersi dalle minacce alla propria privacy.
3. Consentire ai minori un accesso più equo a internet, e all’alfabetizzazione digitale. I bambini devono essere istruiti su come mantenersi informati, impegnati e sicuri online, anche attraverso una maggiore collaborazione tra governi e tecnologi per sviluppare piattaforme ITC e programmi di studio dalla scuola primaria alla scuola superiori.
Fra le altre azioni auspicate: sostenere le biblioteche online e ampliando la capacità delle biblioteche pubbliche d’insegnare le competenze digitali, investire nella formazione degli insegnanti sulle tecnologie digitali.
Unicef ritiene fondamentale insegnare ai bambini come proteggersi dai pericoli online e dalla disinformazione e facendo della cittadinanza digitale una componente fondamentale dell’ istruzione in materia di alfabetizzazione digitale.
4. Puntare sul ruolo strategico del settore privato. È urgentemente necessario stabilire e applicare norme etiche a livello industriale in materia di dati e privacy che proteggano e favoriscano i minori in linea. Con una grande attenzione allo sviluppo e la commercializzazione di prodotti etici che attenuino i rischi per i minori.
5. Investire in una migliore conoscenza delle opportunità di prevenzione dai rischi per i minori su internet. E’ ritenuto prioritario rafforzare il coordinamento e la condivisione delle conoscenze a livello globale per affrontare le sfide di un mondo digitale.
Approfondire la collaborazione con le organizzazioni che si occupano di bambini e famiglie è una condizione per fortificare il sostegno efficace ai i decisori politici e i legislatori su questo importante tema della tutela dei minori sul web.