La Apple contro Tumblr e certi contenuti vietati ai minori.
Il “parental control” da sempre è un territorio sensibile su cui le multinazionali si giocano la propria credibilità ogni giorno. Monitorare i propri luoghi digitali affinché siano adeguatamente accessibili anche per lo sguardo dei giovanissimi. Una questione di sicurezza, ma anche di credibilità dei vari marchi. A tale proposito in questo articolo faremo il punto sulla questione tra la Apple contro Tumblr , che ha infiammato il web nelle ultime settimane.
Il provvedimento
Il 16 novembre la Apple decide di rimuovere l’applicazione di Tumblr dal proprio store. La decisione era giunta dopo la scoperta di uno scarso controllo dei contenuti del sito di microblogging e social network. Al portale infatti erano sfuggiti alcune immagini di carattere pedopornografico, successivamente cancellate con successo, ma ciò non è bastato all’azienda di Cupertino.
La replica iniziale
Il sito, lanciato nel 2007, ha emesso successivamente un comunicato. In esso ammetteva la problematica presentata da download.com riguardo immagini che a volte sfuggono alla moderazione. Spiegando però di essere sempre attivo nel “garantire un ambiente online sicuro per tutti gli utenti”. Nel far ciò, si basano in un sistema automatico di bot, essi confrontano le immagini già segnalate per evitarne una nuova pubblicazione. Il materiale sarebbe dunque sfuggito al monitoraggio poiché “non era ancora stato inserito nel nostro database”.
L’importanza di Tumblr
Tumblr era diventata una piattaforma davvero di culto alla fine del decennio scorso. Scalzando il primato di blog concorrenti come Splinder, si era fatto largo tra i giovani grazie alla sua interfaccia pratica ed accattivante. Per i più giovani costruirsi un proprio spazio era semplice, modificarlo a proprio piacimento anche. Una dei maggiori vanti della società riguardava la libertà di pensiero. Il pubblicare, spesso senza filtro, pensieri ma anche foto in totale libertà. Il che valeva anche per i nudi artistici o scene spinte magari prese da pellicole celebri. Probabilmente la strada presa dal sito, oggi meno celebre rispetto quegli anni e ceduta da Yahoo! a Verizon, è stata proprio la causa di queste problematiche giunte in un secondo momento.
La svolta
Successivamente Tumblr ha annunciato che dal 17 dicembre rimuoverà qualsiasi contenuto per adulti e di carattere pornografico. Ne ostruirà la condivisione a prescindere dall’età degli utenti iscritti. Una scelta che riguarderà “principalmente foto, video o GIF che mostrano genitali di esseri umani in tempo reale o l’esposizione di capezzoli di donne e qualsiasi contenuto che raffigura atti sessuali” ha dichiarato il Ceo dell’azienda, Jeff D’Onofrio.
Eccezioni
Ovviamente un piccolo compromesso per mantenere almeno in parte la fanbase ci sarà. Rimarranno ad esempio lecite immagini che si riferiscono all’allattamento o di momenti legati alla gravidanza. Ma anche in merito alla salute, come quelle successive ad una mastectomia o testi di carattere erotico. Infine sono accettate le opere d’arte. Tutto il resto verrà invece filtrato e rimosso in automatico da appositi algoritmi potenziati per l’occasione.
Una vittoria per la Apple
Riuscirà Tumblr a mantenere la loro fetta di affezionati nonostante il brusco cambio di rotta? Ovviamente non possiamo saperlo. Quel che è certo però è che vicenda potrà generare un precedente in futuro anche per altre piattaforme. Il detrarrente di rimanere esclusi da uno dei due store più noti per le App a livello mondiale avrà sicuro svolto la funzione di dissuadere ogni resistenza del Social Network. Nessun portale si può oggi permettere un tale smacco, chiunque avrebbe una perdita di popolarità e di nuova clientela enorme. Senza contare la pubblicità negativa che se ne può trarre dinnanzi a vicende simili. A tal proposito quindi Google e Apple potranno ritrovarsi un gran potere tra le mani in questa battaglia sulla sicurezza della rete. Uno scontro che dovrà essere sempre basato sul buon senso, esperienza e tanta prevenzione nel tema dell’educazione digitale.
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