La guerra è anche contro Wikipedia: arrestato Mark Bernstein
Una guerra non si basa mai solamente su ciò che accade nello scontro in sé, ma anche su come la cronaca degli eventi viene riportata all’opinione pubblica. La storia ci insegna che anche il più piccolo punto di vista divergente può modificare l’opinione di milioni di coscienze su un determinato avvenimento.
Prima ancora di finire sui libri di storia, certe vicende passano dai portali dell’informazione e su rigorosi canali di ricostruzione. La guerra contro Wikipedia che la Russia ha iniziato nelle scorse settimane ha una valenza simbolica notevole, ed è importante contestualizzarla nei termini dell’educazione digitale. Riguarda non solo una società, ma tanti collaboratori. Come Mark Bernstein.
La stretta di Putin all’informazione
Il Cremlino ha optato per una legge che punisce le fake news fino a quindici anni di carcere. Il problema di questa scelta è che è ovviamente lo stesso governo a stabilire cosa sia o meno cattiva informazione. Questo, oltre a mettere a rischio molti inviati dall’estero, mette in seria difficoltà anche canali di cultura che mai prima d’ora erano stati attaccati in questo modo.
La guerra contro Wikipedia passa anche da Mark Bernstein
Mark Bernstein per Wikipedia è un volontario vitale. Nel corso degli anni ha contribuito a oltre duecentomila modifiche della piattaforma nella versione russa. Come se avesse scritto lui stesso una enciclopedia continuativa nel corso della sua carriera. Attività che si è purtroppo fermata l’undici marzo scorso.
Cosa è successo a Mark Bernstein?
Mark Bernstein è stato arrestato dagli agenti del GUBOPiK, l’autorità per la lotta alla corruzione della Bielorussia. L’accusa è quella di aver di aver scritto, sulle pagine della nota enciclopedia mondiale, informazioni che il governo russo ha bollato come false.
Il GUBOPiK non si è fermato qui.
L’organo ha anche pubblicato sul suo canale Telegram tutti i dati personali dell’autore e persino un filmato dell’arresto. Subito dopo il canale è stato convertito in privato ma Victoria Song della testata The Verge ha verificato l’attendibilità di questa azione improvvisa. L’attuale condanna all’editor è stata di quindici giorni.
Mark Bernstein era uno dei cinquanta editor più attivi di Wikipedia Russia
Dal 2009 a oggi, Bernstein ha reso un grande servizio alla trasparenza dell’informazione. La sua voce sulla censura ai tempi dell’Unione Sovietica, cita ben 250 fonti. Mark, inoltre, era stato uno dei primi a capire come funzionava il sistema di editing della piattaforma e collaborava con autori da punti di vista differenti dal suo. Anzi, queste differenze venivano viste da lui come un arricchimento per una piattaforma da sempre indipendente.
Wikipedia non si è lasciata intimidire
“Siamo a stretto contatto con le nostre comunità nella regione per garantire la loro sicurezza e rispondere ai loro bisogni“, ha affermato una portavoce di Wikimedia Foundation. Confermando di aver avuto pressioni sin dal 2 marzo da parte dell’autorità russa per la regolazione dei media Roskomnadzor. L’ente aveva chiesto la modifica della pagina Invasione russa dell’Ucraina (2022). Essa conteneva infatti dati sulle perdite dei militari russi e le informazioni sulle violenze ai civili ucraini. La cronaca riportava però fonti fondate. Alle continue pressioni ricevute, si è optato per usare account secondari. Vitali per proseguire il lavoro di racconto e allo stesso tempo rendere più difficile il tracciamento degli editor.
Wikipedia ci tiene a precisare che:
“Come in ogni altro caso, Wikipedia si mantiene un’importante fonte di informazioni affidabili e fattuali, soprattutto in periodi di crisi. In riconoscimento di questo importante ruolo, non possiamo esimerci dal proseguire la nostra attività nonostante i tentativi di censurare e intimidire i membri del nostro movimento. Sosteniamo la missione di fornire conoscenza gratuita a tutto il globo“.
Wikipedia rifiuta da sempre la pubblicità
Agli esordi, Wikipedia era un’impresa a scopo di lucro con un dominio “.com”. Però nel 2002 molti redattori dissero no agli annunci pubblicitari, per evitare che qualcuno si approfittasse del loro lavoro volontario. Jimmy Wales decise allora che Wikipedia sarebbe stata per sempre completamente libera da condizionamenti e passarono il dominio da “wikipedia.com” a “wikipedia .org”. Sostenendosi solo con le donazioni degli utenti. Da allora, il loro principale credo è che basterebbe un caffè a lettore per mantenere libera l’informazione. La maggioranza degli stessi editor di Wikipedia non percepisce stipendi.
L’importanza di avere accesso ad una cultura libera e imparziale il più possibile
Sappiamo bene che, su certi argomenti, è difficile essere del tutto equilibrati. Wikipedia però, attraverso una qualità di fonti autorevoli, negli anni si è dimostrata sempre più affidabile. Venendo incontro a milioni di studenti e persino insegnanti, nelle più svariate modalità di apprendimento. Supportare e conoscere queste realtà è un bene sia per la collettività che per ogni singolo individuo. Segui Digital Education Lab attraverso il suo blog e i corsi per maggiori informazioni su questi temi.