L’artista Raffaello insegnato con Minecraft !
Vi abbiamo spesso parlato del mondo della programmazione applicato a questo incredibile videogioco oramai nato quasi dieci anni fa. Una decade di successi e ancora continua a stupire. Non solo per i continui aggiornamenti che la casa madre dissemina durante i mesi. Ma soprattutto per una mole incredibile di idee che gli stessi giocatori riescono ad estrarne da questo enorme mondo pixellato. Fantasie che, applicate nel mondo dell’educazione, rinnovano la didattica di elementi interattivi spesso freschi ed innovativi. A tal proposito vi parleremo in questo articolo di un piccolo capolavoro: l’arte di Raffaello insegnato con Minecraft attraverso un interessante contest.
Una buona pratica di livello
Nelle Marche è possibile partecipare ad una iniziativa che ha coinvolge gli studenti alla realizzazione di una serie di filmati. Essi dovranno riprodurre un frammento della vita di tutti i giorni ad Urbino nel periodo alla fine del XV secolo. Ovviamente rendendo protagonisti i luoghi pregiati del territorio. Come la casa dove si formò il giovane artista Raffaello. La bottega di suo padre Giovanni Santi, luogo documentato di un importante scambio artistico nel periodo.
Un lavoro a puntate
Il primo video, possiamo definirlo “pilota” come nei telefilm, sarà pubblicato sul sito del Museo. Per poi lasciare più spazio al coinvolgimento dei ragazzi per le fasi successive della narrazione. Con la possibilità di interazione tra i vari istituti scolastici che collaboreranno in momenti narrativi condivisi.
La tempistica
Questo ambizioso contest partirà il 30 novembre. Una commissione interna al Museo deciderà entro il marzo dell’anno successivo la qualità e quantità di contenuti Minecraft che verranno premiati. L’innovazione è però importante anche per la scelta della location, che verrà ravvivata da una programmazione di eventi e seminari interattivi che saranno accessibili alle scuole regionali.
Coadiuvati da personale esperto
Tuttavia “lo scambio” decisivo avviene comunque attraverso il Museo, grazie ad una programmazione di eventi e seminari didattici innanzitutto rivolti agli istituti scolastici del territorio. Non mancheranno delle collaborazioni importanti della pixel art come Marco Vigelini (Maker Camp) e Sebastiano Deva (Apptripper), oltre all’ok della Microsoft, che ad oggi detiene i diritti del videogioco.
Ottimi feedback
“Ai nostri giovani utenti possiamo far conoscere e apprezzare le bellezze del Palazzo Ducale e di Urbino anche attraverso strumenti digitali innovativi che consentono di stimolarne la partecipazione e l’interesse così che il rapporto con il museo non sia più a senso unico”. Così dichiara Peter Aufreiter, Il direttore della Galleria Nazionale delle Marche. Ed è effettivamente una idea geniale quella di innestare elementi innovativi dal punto di vista pedagogico in ambienti che, all’apparenza, ai più giovani possano sembrare magari un po’ “vintage” o comunque statici. Questo è proprio il genere di sodalizio tra “vecchio” e “nuovo”, tra “ordinario” e “avanguardia” che piace a noi dello staff di Digital Education Lab. E se anche tu sei alla ricerca di simili stimoli nozionistici, continua a leggere il nostro blog e segui le nostre pagine Social.