Google organizza lezioni di robotica nella lingua dei segni
Non tutti i bambini nascono con le stesse esigenze nel campo dell’apprendimento. A volte è necessario creare percorsi didattici diversificati, per permettere ai ragazzi con bisogni diversi di raggiungere il medesimo scopo.
Per poter formare i giovani in modo corretto è infatti necessario scoprire quali siano le loro reali attitudini all’apprendimento e le loro eventuali difficoltà. A riguardo, la tecnologia può essere un valido supporto.
Un esempio è il progetto avviato nei giorni scorsi da Google, finalizzato ad offrire lezioni di robotica nella lingua dei segni a ragazzi con gravi disabilità uditive. L’obiettivo è far avvicinare tali giovani allo studio delle materie digitali e tecnologiche importanti per il loro futuro.
Il lancio del progetto
Zurigo è stata la località designata per il lancio del programma didattico organizzato dal colosso della Silicon Valley. L’ambizioso progetto è stato promosso in collaborazione con la Federazione Svizzera dei Sordi (FSS).
Il programma si è svolto tra il 18 e il 21 Novembre, nel corso della Settimana dell’Accessibilità, ed ha coinvolto trenta bambini audiolesi e con gravi disabilità uditive. I ragazzi hanno partecipato, all’interno del quartier generale svizzero di Google, a lezioni di robotica nella lingua dei segni.
Le attività del programma
Gli specialisti di Google, grazie anche all’aiuto di interpreti, hanno offerto ai giovani studenti del Sek3 e del Centro Auditivo e Linguistico di Zurigo lezioni di robotica tradotte nella lingua dei segni. Il progetto è stato un vero e proprio scambio costruttivo tra Google e la Federazione Svizzera dei Sordi, tanto che quest’ultima ha offerto corsi di lingua dei segni ai collaboratori del colosso americano. Uno scambio culturale quindi mirato all’integrazione e ad una maggiore sensibilizzazione alle tematiche riguardanti le disabilità ed il loro rapporto con la tecnologia ed il mondo lavorativo.
Il mondo del lavoro
L’obiettivo finale del progetto riguarda l’integrazione lavorativa delle persone con problemi uditivi. Questa categoria registra infatti, a causa delle barriere comunicative, un tasso di disoccupazione tre volte superiore (9%) alla media della popolazione svizzera.
Tali disabilità escludono quindi le persone che ne sono affette non solo dal mondo digitale, ma anche da quello lavorativo.
Abbattere tali barriere fin da giovani è perciò necessario, affinché le persone disabili non debbano poi affrontare problemi di integrazione ed indipendenza.
Le parole del direttore della federazione, Harry Witzthum
«La digitalizzazione offre enormi opportunità per gli esseri umani con problemi di udito, ma senza un accesso sufficiente alle informazioni, questo gruppo di persone rischia di venirne completamente escluso». Questa è l’affermazione del direttore della federazione Harry Witzthum riguardo a tale tematica. Il direttore ha poi aggiunto: «L’impegno concreto dei datori di lavoro è necessario per sfruttare appieno il potenziale delle persone con problemi di udito. La Federazione Svizzera dei Sordi fa insieme a Google un grande passo avanti verso il futuro».
Questa iniziativa di Google dimostra quanto il progresso tecnologico possa essere d’aiuto per le persone affette da disabilità.
Maggiore sarà la sensibilizzazione a queste tematiche, più le aziende tecnologiche investiranno in tali campi di applicazione.
E’ per questo motivo che noi di Digital Education Lab ci teniamo a divulgare queste bellissime iniziative socialmente utili!