Minecraft Story Mode e la sua strana vicenda
Minecraft è un videogames che ha fatto la storia del settore, diventando molto di più di un semplice prodotto. Possiamo considerarlo oramai un gigantesco brand in cui si sono succeduti una serie generosa di titoli, sparsi tra piattaforme e varie edizioni. Minecraft Story Mode è uno di essi, anche se nel tempo la sua vicenda si è fatta un po’ particolare.
Minecraft Story Mode
Il titolo in questione viene realizzato tra il 2015 e il 2016. Non rappresenta la classica avventura ad esplorazione, bensì un punta e clicca con storia ad episodi singolarmente acquistabili. Due stagioni, come fosse un telefilm, in cui la trama è la vera protagonista del titolo rispetto alla giocabilità. Il videogiocatore fa delle scelte e, in base ad esse, sblocca un finale diverso dal precedente.
Gli sviluppi
La casa editrice del gioco, ovvero la Telltale Games, ha chiuso i battenti nell’autunno 2018, portando il videogame ad una situazione precaria. Infatti digitalmente il gioco è rimasto acquistabile fino al 25 giugno 2019. Purtroppo il fallimento dell’azienda ha portato il titolo a non poter più pagare l’affitto degli spazi online di piattaforme come Steam, Playstation Store e Xbox. Diventando introvabile per via digitale. Ciò ha fatto diventare una rarità il formato fisico del videogioco, l’unico ancora in commercio.
I problemi non finiscono qui
Non solo ai nuovi clienti è stata negata la possibilità di comprare il videogioco in digitale, ma anche chi l’aveva precedentemente acquistato (quindi prima della data di scadenza) ha avuto problemi ad accederci. Ovvero era difficile farlo partire dallo storico degli acquisti effettuati in passato dal proprio account.
Le proteste
Ovviamente questa circostanza ha spinto gli acquirenti a scrivere risentiti alla Microsoft. L’azienda ha provato comunque a rimediare all’incresciosa situazione, cercando un modo provvisorio per accontentare i clienti. Mentre tutto ciò succedeva, i prezzi di Minecraft Story Mode in versione fisica si sono impennati.
L’anomalia degli acquisti digitali
Sia chiaro che il problema che sta vivendo Minecraft con questo spin off della saga rappresenta un’anomalia dell’intero sistema. Gli acquisti in digitale nelle piattaforme come Google Play, Steam, Playstation Store sono sicuri e garantiti. Un caso simile può verificarsi solo in casi in cui viene concesso l’appalto ad un’altra software house (in questo caso la Telltale) che fallisce senza riuscire a cedere i propri diritti ad un team concorrente. Una rarità certo, ma le software house dovrebbero impegnarsi di più per tutelare il consumatore. In un mondo orientato sempre più agli acquisti digitali, una maggiore trasparenza sarebbe vitale sia per chi acquista che per chi produce.
Cosa fare?
Innanzitutto se vostro figlio non ha ancora giocato a Minecraft Story Mode e si trovano ancora copie nuove o usate del gioco (e a prezzi non maggiorati), consigliamo l’acquisto dal vostro venditore di fiducia. Se invece fate parte degli acquirenti del videogame in digitale, vi esortiamo a provare a far partire il gioco o chiedere a vostro figlio di farlo. Qualora aveste difficoltà ad accedere, sarà meglio contattare il customer service della piattaforma di riferimento per far valere le proprie ragioni, al fine di tornare ad usufruire del titolo o farsi rimborsare.