NoStreamDay : Twitch Italia e il giorno di protesta
Ogni categoria di lavoratori ha i propri motivi per protestare, anche se ciò può essere più complicato per quegli impieghi digitali che ancora non sono riconosciuti come tali. I diritti sono alla base di ogni azione giustamente retribuita, perciò è importante che tutti siano messi nelle condizioni di poter svolgere il proprio lavoro con serenità. Oggi parliamo della categoria degli Streamers, intrattenitori digitali che tengono quotidianamente compagnia ai nostri figli sulla piattaforma Twitch, e della giornata di sciopero indetto il 9 Dicembre: il NoStreamDay.
Da dove nasce questa protesta del NoStreamDay?
La causa scatenante della contestazione riguarda il ban da Twitch fatto allo Streamer Sdrumox, vero nome Daniele Simonetti. Il ragazzo in realtà è famoso soprattutto per essere il coinquilino del noto Marco “Croix89” Merrino. Sdrumox è stato bannato in data 7 maggio 2020 per un periodo inizialmente imprecisato e senza spiegazioni pubbliche della piattaforma.
Cosa significa essere bannati in maniera indefinita?
Il ban implica una serie di divieti categorici allo streamer in questione, che dovrà aspettare la fine del provvedimento per poter tornare online. In pratica, l’utente colpito non può trasmettere nè partecipare fisicamente alle trasmissioni altrui e non può nemmeno ripartire da zero con un altro account. Se è partner (ovvero ha una cifra considerevole di fan, almeno un centinaio periodici di continuo) non può nemmeno trasmettere altrove.
La decisione presa da Twitch
Il 25 novembre è stato certificato il ban permanente per lo streamer in questione. Decisione che, quantomeno, lo libera da ogni vincolo e gli permette di trasmettere per la concorrenza. Il problema però continua a porsi per i mesi in cui il suo lavoro è rimasto fermo in attesa di tale giudizio. Attenzione, non si contesta il provvedimento in sè, ma la mancanza di tutele durante questi mesi! Molti colleghi hanno solidarizzato con Sdrumox, riportando nei loro post l’hashtag di quello che è poi è divenuto un vero e proprio evento: una giornata in cui nessuno condurrà una trasmissione.
Una richiesta di dialogo con la piattaforma
La community di Twitch Italia, che al momento rappresenta la maggior parte dei popolari streamers, chiede un maggior dialogo con la piattaforma. E’ stato fatto presente che questa è una categoria dalle normative ancora fragili. Davanti ad imprevisti del genere infatti non possono certo disporre di un sindacato o di un ente mediatore a cui fare riferimento.
Doveri ma anche diritti
Bisogna chiarire che Sdrumox è stato bannato per frasi d’odio ed è venuto meno quindi ad uno dei punti della rigorosa policy della piattaforma. Tuttavia attendere sei mesi per sapere di essere stati licenziati e non solo sospesi, è un comportamento alquanto discutibile. Servono misure adatte per una società digitale che crea costantemente nuove forme di impiego. Per rimanere al passo con le rivoluzioni, anche quelle del mondo del lavoro, è necessario aggiornarsi. Con il nostro blog e i nostri corsi, noi di Digital Education Lab siamo ben lieti di dare il nostro contributo!
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