ONU e Minecraft insieme per la prevenzione
Il celebre proverbio “prevenire è meglio che curare” è stato spesso usato in campagne di sensibilizzazione sulle tematiche più disparate. Il messaggio però, per essere veramente efficace, deve essere veicolato nel modo giusto a seconda del pubblico destinatario. E’ necessario perciò trovare uno stile e dei testimonial pertinenti al caso. A tal fine, ONU e Minecraft hanno creato una straordinaria collaborazione finalizzata ad informare e prevenire sul COVID-19 i più giovani.
L’iniziativa
Parliamo di un progetto promosso dall’United Nations Development Programme che ha coinvolto anche Heart17. Si basa su un’idea semplice, ma allo stesso tempo brillante: usare l’immaginario di Minecraft per promuovere i comportamenti da adottare al fine di fronteggiare il Coronavirus e salvaguardare la salute di tutti.
La testimonianza della partnership
“Alla Mojang crediamo che diffondere informazioni sanitarie sia incredibilmente importante“. E’ bene considerare che “queste istruzioni permettono alle persone di effettuare decisioni informate e che questo potrebbe salvare delle vite“. A tale proposito i creatori del popolare videogioco si sono impegnati in una campagna mediatica usando l’hashtag #TomorrowTogether. Il successo riscosso, dimostra ancora una volta quanto simili attività pedagogiche possano essere decisive in casi come questi.
Lo storytelling
La narrazione di questa campagna ha avuto luogo principalmente sui social. Il protagonista è in genere un Creepier, una figura buffamente ostile nel videogioco e che, in questa circostanza, ricorda ai giocatori di effettuare semplici norme di prevenzione. Ovviamente però, una volta dato il consiglio all’utente, continuerà ad essere l’attaccabrighe di sempre!
La chiave del messaggio
La scelta di un personaggio del genere (una specie di antagonista) come testimonial della campagna mediatica è voluta e trasmette un messaggio importante. Persino il personaggio più temuto del videogame, quello che distrugge, ha paura di questo virus imprevedibile e, per un attimo, ferma il gioco per sensibilizzare su di esso. Come? Insegnando al giovane gamer non solo le norme di una corretta igiene preventiva, ma anche l’ordine prioritario delle cose.
Blockcovid19
Questo è il gioco di parole usato dallo stesso sito internet per far riferimento all’iniziativa. Anche l’hasthtag usato sui social network ha riscontrato un buon successo; questa, ad esempio, è stata la risposta avuta su Twitter.
Lo storytelling è anche questo: scegliere il modo più semplice, comprensibile e di impatto per spiegare qualcosa di delicato e complicato, senza sfociare nell’allarmismo.