Il creatore di Facebook pubblica le foto dei propri figli?
Mark Zuckerberg, ad appena vent’anni, creò il social network più famoso in circolazione. Un luogo di discussione inizialmente dedicato all’Università d’appartenenza che, nel giro di pochi anni, ha colonizzato il mondo intero. Oggi, secondo Forbes, Zuckerberg è l’ottavo uomo più ricco del mondo, grazie anche alla capacità di mantenere la sua creatura sulla cresta dell’onda per tanti anni (a dispetto di altri casi quali Myspace). Esiste un riferimento migliore da prendere ad esempio per la gestione della propria privacy e di quella della sua famiglia? Ad esempio, pubblica le foto dei propri figli?
La famiglia di Mark
Zuckerberg vive da anni con la sua consorte, Priscilla Chan. Di un anno più giovane e conosciuta proprio sui banchi dell’Università. Sposati nel 2012, i due hanno poi avuto la prima figlia nel 2015 (Maxima) , la seconda due anni dopo (August). Entrambi i genitori utilizzano con continuità sia Facebook ed Instagram, ma quanto spesso condividono immagini dei propri figli sui canali social di cui loro stessi sono proprietari? Ben poco.
La frequenza
L’ultima volta che Mark ha pubblicato una foto dei suoi bambini risale al giorno del Ringraziamento, ben 8 mesi fa. Mentre sua moglie ha condiviso uno scatto della figlia mentre gioca ad aprile. Progredendo nello storico possiamo notare una bassissima attitudine a questa attività e soprattutto una regola d’oro: mai pubblicare i volti dei più piccoli.
Altri esempi
Evan Spiegel è il CEO di Snapchat, una delle app più utilizzate dagli adolescenti, eppure anche lui segue una rigida dieta in merito la privacy di suo figlio. Del ragazzo, infatti, non si trovano immagini in praticamente nessuna delle piattaforme più famose.
Perché?
Fidarsi è bene, non fidarsi è meglio. Per quanto la nostra cerchia di contatti sia formata da persone conosciute e stimate, è necessario stare sempre attenti a dove finiscano i nostri ricordi. Evitare la diffusione di immagini in gruppi (aperti e chiusi), chiedersi sempre se la condivisione che si sta per fare sia effettivamente opportuna. Essere quindi parsimoniosi, usando questa serie di piccoli accorgimenti che possono fare la differenza ed evitare brutte sorprese.
Digital Education Lab
La nostra missione non è solo quella di introdurre i più piccoli verso una società sempre più digitalizzata, ma dare modo anche ai loro genitori di tutelare sé stessi e i loro cari fin da giovanissimi. Se ti è piaciuto questo articolo, continua a leggere il blog e seguici sui social di riferimento.