Rescue Matilda: il videogioco della Ferragni fa beneficenza e marketing
Nel corso degli anni abbiamo riflettuto sulle diverse applicazioni del mondo dei videogiochi. Dagli scopi pedagogici fino alle applicazioni più innovative e futuristiche. In questo articolo parleremo dei cosiddetti videogames che si valorizzano attraverso scopi benefici, con svariati approcci. E vedremo Rescue Matilda, un titolo che fa parte di una categoria speciale della gamificaton.
Il mondo dei games è sempre stato in prima linea per la beneficenza
Gli sviluppatori sono stati spesso in prima fila quando si è trattato di aiutare il prossimo. Prestando o regalando i propri prodotti a fine di fare del bene in più circostanze. Uno dei casi più celebri riguarda il generare pacchetti economici di titoli, come l’Humble Bundle. Una iniziativa che periodicamente offre un numero di videogiochi digitali a prezzo scontato alla propria utenza. E il compratore può decidere quanta porzione dell’incasso debba andare ai creatori dei titoli e quanto alla benefica causa.
Una modalità molto amata dagli appassionati
Migliaia di persone ogni mese comprano questi pacchetti e sono soliti donare cifre che permettono di portare avanti molte buone cause. Un sistema che tempo fa è stato minacciato dall’aggiornamento della piattaforma che aveva iniziato a scegliere automaticamente come distribuire la cifra spesa. I consumatori si sono lamentati e il sito è tornato alle sue origini.
Questa però non è l’unica modalità di fare del bene attraverso i videogame
Decidere di far spendere il videogiocatore non è l’unica soluzione per raccogliere danaro, a volte il promotore della causa è già così celebre che gli basta il suo nome per avviare altri meccanismi. Ad esempio quello della pubblicità che, passivamente, dona soldi alla causa senza che ci sia bisogno di altri investimenti diretti da parte del consumatore.
Rescue Matilda
Il caso più lampante è questo videogioco. Questa storia inizia da un’idea di Chiara Ferragni che decide di far sviluppare un titolo 8 bit che la vede protagonista. Rescue Matilda e si gioca su Gamindo. Una piattaforma che consente alle persone di donare in beneficenza le somme accumulate giocando ai videogiochi, senza spendere. Esatto: più giochi e più la cifra sarà alta. Perché il videogioco è in realtà gratuito per l’utente, l’unica cosa che dovrà fare è inserire un indirizzo email valido e potrà iniziare.
Qual è lo scopo del titolo?
Lo scopo di questo platform bidimensionale è quello di salvare da un’astronave aliena il famoso Bulldog francese di Chiara Ferragni, appunto Matilda. Potrete far ciò collezionando più occhietti con ciglia possibili. Ovvero il logo della imprenditrice digitale più nota d’Italia. Il mondo in cui verremo catapultati è vagamente onirico, con pixel tinti di rosa, in cui correre e saltare come fareste in un Super Mario retrò.
La caratterizzazione del personaggio
Può una famosa influencer come lei trascurare l’estetica del personaggio? Ovviamente no. Così gli utenti saranno accompagnati ad inizio gioco a scegliere che abiti indossare per caratterizzare il proprio alter-ego. Ovviamente sono prodotti a marchio Ferragni. Una strategia che ricorda alla lontana le skin che vengono rilasciate in videogiochi come Fortnite, solo che in questo titolo è ovviamente tutto gratuito. Una volta terminato il gioco si può poi accedere allo store del marchio. È qui che la strategia di marketing si compie.
Advergame
La tipologia di gioco advergame è una sottocategoria che unisce il videogame al marketing, sperimentando un modo di fare pubblicità non convenzionale. Ovviamente il fatto di utilizzare questi meccanismi a scopi benefici (in questo caso è come se la Ferragni pagasse la pubblicità ad ore di gioco) apre nuovi interessanti scenari in questa forma di intrattenimento.
Collaborazioni
Il videogame è stato creato con l’aiuto del game developer Samuele Sciacca e il pixel artist Manolo Saviantoni, ovvero The_Oluk. Figure professionali sempre più richieste anche da settori che fino a qualche anno fa non ti saresti sicuramente aspettato. Per questo è importante ascoltare la voce del futuro e rimanere costantemente aggiornati su quali saranno le professioni più richieste nel domani. Digital Education Lab ti da una mano anche in tal senso, attraverso i suoi corsi e i suoi articoli.