“La vedi questa striscia? Serve a dare la direzione ai cecati e non per te che ti fermi a parlare o per le valigie. Spostati quando la vedi!”. Senza peli sulla lingua spiega Sebastiano, su uno dei suoi video che hanno fatto schizzare il suo profilo da diecimila like a novantamila in pochi giorni. L’istruzione data dal giovane ragazzo del percorso tattile diventa un po’ l’esempio del suo storytelling: caustico, diretto e a suo modo educativo.
Diversi personaggi famosi ne sono rimasti colpiti
Tra le prime persone a segnalare questo stile di certo singolare è stata l’influencer Selvaggia Lucarelli. Che ne ha apprezzato lo stile pedagogico ma allo stesso tempo divertente, trainato da una irresistibile cadenza barese. Un dialetto consciamente accentuato con il fine di rendere più divertenti le circostanze.
Com’è nato tutto?
Come spesso capita, per gioco. Lo racconta lo stesso tiktoker:”Un giorno mia moglie, anche lei cieca, mi ha ripreso mentre attraversavo la strada come se fosse un tutorial e ho deciso di pubblicarlo. Ho ricevuto tantissimi commenti e ho registrato altri video, molto spesso in situazioni spontanee come quando ho provato a fare canestro con un mandarino. Mancando il canestro. Ho pensato che se alla gente piace che faccia lo scemo, cosa che mi viene naturale, ben venga“.
Da lì, Sebastiano su TikTok si inventa il “video cecato”
La categorizzazione autodissacrante nasconde in realtà una motivazione importante. Sebastiano provvede spesso di persona ai suoi video. A volte, ragionevolmente hanno angolature imprecise, ma è comunque opera del suo lavoro. Una sua dimostrazione di autosufficienza. Ha anzi stabilito un vero e proprio vademecum per delle riprese accettabili. Nella sua pagina lo spiega anche con fierezza. Nel raggiungimento di una propria dimensione di normalità.
Cosa da fastidio a Sebastiano?
Gli steccati che si antepongono a questa sua normalità a volte. Il calcio non vedenti che nella penisola non è conosciuto come lo è invece all’estero. Il fatto che una medaglia d’oro delle paraolimpiadi non valga quanto una delle olimpiadi. Una professionalità che viene negata.
Anche nelle interazioni possono esserci ostacoli
Sebastiano poco digerisce la preoccupazione delle persone di dover cambiare registro nel parlare con lui. Un “ci vediamo” ritirato a metà o ammesso come gaffe è in realtà fastidioso. Lo allontana da quel concetto di normalità di cui stavamo parlando. In fin dei conti i suoi video sono proprio questo. La narrazione di come vive e come bisognerebbe interagire con lui. Degli aspetti migliorabili della nostra società in merito a questi tempi. Per fare in modo che, un giorno, non ci sia più nemmeno bisogno di un articolo di segnalazione come questo.
L’importanza dello storytelling
Noi abbiamo contestualizzato a nostro modo, siamo sicuri però che l’approccio più “pop” di Sebastiano possa conquistarvi in molte meno parole. Il suo format è vincente, a suo modo innovativo e certamente utile ai fini di educare una intera società su temi troppo spesso trattati in maniera convenzionale. Segui il nostro blog e i nostri corsi per altri esempi di ottima educazione digitale.