Snapchat lancia Snapkit, per offrire nuovi servizi all’interno del social

Lo scorso 14 giugno, Snap Inc. ha introdotto Snap Kit, che permetterà a terze parti di integrare le funzionalità di Snapchat nelle proprie applicazioni. Vediamo di che si tratta.
Ecco funzionalità di Snapchat in app di terze parti
Il Kit Snap è composto da quattro kit secondari. Creative, Login, Bitmoji e Story. Un nuovo modo per gli sviluppatori di creare prodotti basati su alcune delle migliori caratteristiche di Snapchat. “Lo Snap Kit è stato progettato per permetterti di trovare le esperienze che ami su Snapchat nelle tue applicazioni preferite.” Affermano i portavoce dell’azienda, aggiungendo: “Senza compromettere la sicurezza del tuo account”.
Ora che Snap permette a terzi di accedere ai dati dell’utente, la privacy è di estrema importanza. Snap si occupa di privacy disattivando le applicazioni che sono inattive per 90 giorni, oltre a fornire solo i dati di base: il tuo nome utente e Bitmoji. E quando si sceglie di condividere i propri dati, si condividono solo i propri dati, non quelli dei propri amici
Un kit creativo, sviluppatori al lavoro.
Il kit creativo consente di condividere cose come successi o canzoni preferite in Snapchat. Di conseguenza gli sviluppatori dovranno essere in grado di crearenuovi adesivi e filtri, che gli utenti possano facilmente e integrarli nella fotocamera Snapchat. Un nuovo modo per condividere i risultati con la propria comunità di “amici”.
Quale modo? Per l’occasione è on line un esplicativo video su Youtube
Con Login Kit, si è facilmente in grado di importare il Bitmoji personale in altre applicazioni per aggiungere un nuovo livello divertente ai profili. Gli sviluppatori possono usare Login Kit per creare un login temporaneo che sia sicuro e non tenga traccia dell’attività.
Bitmoji Kit avrà la funzione di rendere più interessante la messaggistica su altre piattaforme: si potranno usare i famosi adesivi Bitmoji per aggiungere un nuovo livello di personalizzazione alle app.
Infine, Story Kit permetterà agli sviluppatori di incorporare Snapchat Stories nelle loro applicazioni e servizi per condividere con la comunità.
Finora, Snap ha attirato brand del calibro di Tinder, Pandora, Poshmark e SoundHound per integrare le loro nuove applicazioni nei loro servizi.
Cosa hanno a che fare queste iniziative con il calo degli iscritti e la cattiva performance in borsa di Snapchat?
Un rilancio del Social, era atteso è necessario. Un recente tonfo in borsa e utenti attratti da nuove proposte che stanno emergendo in rete, lo richiedevano.
Ma non solo. C’è stato un primo round di licenziamenti, pare di conseguenza a un calo nella crescita degli utenti Snap. In molti tornati a Facebook e alla sua controllata Instagram da quando hanno deciso di lanciare le Storie (brevi contenuti, visibili a tempo) identiche a quelli ideati da Snapchat.
La società, nella sua versione ufficiale non ha fatto cenno ai tagli del personale. Piuttosto ha parlato di una manovra finalizzata a trovare i profili più adatti ai cambiamenti in atto. Se i team di New York e Londra si ridurranno, Snap prevede infatti una crescita del personale nella sede centrale di Venice, in California.
Snap sotto pressione da parte dei suoi azionisti.
I licenziamenti non sarebbero quindi una sorpresa. Snap, sotto la pressione degli azionisti, sta cercando di ridurre i costi, visto che l suo fatturato non cresce secondo le previsioni fatte a suo tempo.
Il ceo Evan Spiegel, lo scorso ottobre (2017), aveva parlato di “un rallentamento” delle assunzioni e di “difficili decisioni” da prendere nel corso del 2018. Inoltre una vicenda not politically correct ha creato non pochi problemi alla società. Una ex consulente – ingegnere – di Snapchat, ha diffuso un’email con il racconto di un clima di lavoro “tossico” e addirittura “sessista”.