Torna FaceApp, ma è davvero più sicura?
FaceApp è una famosa applicazione che permette di ritoccare le immagini in modo facile e divertente. Già nei mesi scorsi aveva riscosso un grande successo a seguito della sua facilità di utilizzo. Sviluppata tramite un uso basilare di machine learning, permette infatti di invecchiare e ringiovanire le foto attraverso pochi click. Tuttavia, è diventata famosa anche per le sue condizioni di utilizzo e di tutela della privacy poco trasparenti.
Negli ultimi giorni è tornata di moda, ma questa volta FaceApp è davvero più sicura?
Ce lo siamo chiesti anche noi e questi sono i risultati della nostra indagine in merito.
Le nuove funzionalità di FaceApp
L’applicazione, simbolo di come siano cresciute le potenzialità dell’intelligenza artificiale, è tornata alla ribalta grazie alle nuove opzioni inedite. Ad esempio ora è possibile vedersi nei panni del sesso opposto con una buona dose di realismo! Esiste tuttavia un aspetto dell’app che ci ha sempre toccato da vicino, quello della privacy. Da questo punto di vista, FaceApp è davvero cambiata in meglio? Sembra proprio di si!
Prima
Le immagini acquisite dagli utenti per la modifica, ai tempi, venivano inviate ai server russi dell’app. Tuttavia non era ben chiaro cosa accadesse a tali file successivamente. La questione aveva scatenato una intensa guerra mediatica riguardo al trattamento delle immagini e dei dati degli utenti. Polemiche che, di fatto, avevano compromesso la viralità del prodotto nelle settimane a venire, tanto da far sparire FaceApp dai radar mediatici.
Dopo
Il fondatore dell’azienda, dopo essersi difeso sui social, lo scorso 4 giugno ha modificato il disclaimer dell’applicazione. Yaroslav Goncharov ha appunto specificato che ogni singolo file acquisito dall’applicazione viene cancellato dopo 48 ore dall’upload necessario per la modifica. Tali dichiarazioni sono state fatte dopo un’inchiesta dell’FBI condotta sull’intera vicenda.
L’ulteriore modifica per essere conforme al GDPR
Le 48 ore previste da FaceApp saranno dimezzate per i residenti dell’Unione Europea, protetti dal GDPR. I cittadini europei avranno quindi la totale garanzia di una rimozione dei propri contenuti, in tempi persino più rapidi di quelli promessi dal disclaimer presente sulla piattaforma. Questo per regolarizzare ulteriormente la posizione di un’app che probabilmente ha intenzione di rimanere popolare ancora a lungo. E per farlo ha bisogno di mostrarsi ai propri utenti nella più completa sicurezza e trasparenza!