Truth: dubbi e certezze sul nuovo social network di Trump
Truth! Quanti dubbi e certezze sul nuovo social network di Trump…
“Se vuoi una cosa fatta bene, fattela da solo”, recitava un vecchio ma oggi pericoloso proverbio. Pericoloso perché, nell’era di Internet il provare a trasformarsi in esperti in un campo può avere delle dannose controindicazioni. La mancanza di professionalità o di esperienza in un campo può non solo portarti al flop ma anche a creare strumenti di una certa pericolosità da tener d’occhio.
Truth è il nuovo Social Network che Donald Trump ha lanciato, vediamo per ora cosa sappiamo e perché potenzialmente ci lascia un po’ perplessi.
Il ban
Ce lo ricordiamo tutti cosa accadde alle ultime elezioni Presidenziali Americane, il risultato nei seggi non fu subito accettato dal Presidente uscente. Anzi, quest’ultimo incoraggiò una sorta di rivolta, veicolando fake news che portarono ad epiloghi decisamente catastrofici. Da lì la decisione di Twitter e Facebook di escludere a tempo determinato il politico dopo numerose infrazioni. Una decisione storica che non aveva precedenti. Da lì la decisione di Trump di crearsi un network con le sue regole.
Truth
“Segui la Verità“, ” scopri cosa sta succedendo davvero“, “trova i tuoi amici, chatta e condividi“. Gli attuali slogan che stanno girando su questo portale promosso dal presidente. Non esattamente innovativi, ma che vogliono, almeno sulla carta, indirizzarsi verso un obiettivo. Proporsi come l’anti-Twitter e Facebook e costruirsi una autorevolezza al riguardo.
L’applicazione è quasi pronta
L’app è disponibile in pre-order sugli app store, ed è solo l’ultimo passo di un progetto durato mesi. Trump insieme con il partner Digital world acquisition ha incassato un miliardo di dollari da parte di investitori istituzionali. Un passo compiuto grazie alla società lanciata a ottobre, ovvero la Trump media and technology group. Il piano del team di Trump è trasformarsi in una società quotata in borsa, fondendosi con Digital world acquisition. Da questo aspetto arriva il primo neo, ovvero che l‘identità degli investitori non è stata ancora precisata.
Lo slogan
“Viviamo in un mondo in cui i talebani hanno un’enorme presenza su Twitter, eppure il vostro presidente americano preferito è stato messo a tacere”. Così si era pronunciato Trump, dichiarando una guerra digitale alla Silicon Valley. Un conflitto che però potrebbe essere un cavallo di troia per diverse potenziali minacce e svelare il vero senso di questa strategia.
Potrebbe diventare il social definitivo del complottismo mondiale
Molto probabilmente i competitor di Truth non saranno affatto Facebook e Twitter. L’obiettivo principale sembra essere quello di dare la spallata più grande a realtà come Gab o Parler. Che attualmente sono i social utilizzati dagli estremisti di QAnon . Ovvero la casa madre del complottismo sovranista degli ultimi anni nel territorio americano. Dal Titanic mai affondato fino all’attesa del ritorno di Kennedy Jnr, in questi anni si sono distinti per le peggiori teorie mai apparse sul web. Contare su questa nutrita schiera di pubblico, anche se di fanatici, potrebbe dare già il primo input di notorietà a questo nuovo social.
Organo di stampa del partito
Un altro aspetto su cui riflettere è il fatto che Truth possa diventare una sorta di Ansa a stelle e strisce dell’ex Presidente in vista delle elezioni del 2024. Un organo di stampa istituzionale travestito da microfono per gli utenti che si illudono di avere una parità di trattamento. Cosa che metterebbe anche a rischio un principio di equilibrio tra le opinioni degli iscritti. Un elemento che dovrebbe essere a fondamento di ogni nuovo social network.
I prossimi passi
Il social inizierà ad essere attivo a partire da fine primo trimestre del 2022, sarà poi previsto anche un servizio video on demand in abbonamento mensile. Intitolato Tmtg+, offrirà un piano d’intrattenimento, podcast e news per aumentare l’interazione e il legame fra gli utenti. Insomma, probabilmente per marzo potremo osservare con più precisione lo sviluppo di questo network che, già dalla base, sembra proprio che farà parecchio discutere a livello mediatico.
Informarsi per evolvere
Captare quali siano le tendenze e i rischi nella giusta finestra temporale, questo deve essere lo scopo non solo del cittadino ma anche di ogni nucleo familiare. Per questa ragione, Digital Education Lab vi viene incontro con il suo blog e i suoi corsi. Per darvi, nel quotidiano, un valido supporto nel campo della tecnologia.