Il curriculum è anche una questione di Storytelling
Spesso ci si pone il dilemma in merito al percorso di studio del proprio figlio. Comparando magari i migliori licei o Università. Rivolgendosi a statistiche in merito all’occupazione e quant’altro possa chiarire maggiormente le idee prima al soggetto e poi all’intera famiglia. Perché tale questione ovviamente è importante per il futuro del candidato. Scegliere bene la propria formazione è determinante, saperla valorizzare però non è da tutti. A tale proposito bisognerebbe riflettere su quanto, al giorno d’oggi, il curriculum sia una questione di Storytelling.
Un mercato del lavoro competitivo
Lungo in media due pagine, con i recruiter che spesso impiegano solo una manciata di secondi per leggerlo. Altre ditte, fortunatamente poche, che si affidano ad alcuni applicant tracking system per effettuare una selezione stringente già alla base. Soft skills, formato europeo, tematico, misto. Il mondo dei curriculum è sempre più una giungla di soluzioni in cui, in realtà, nessuna mappa può davvero aiutare ad orientarsi.
Le ragioni
Ad inasprire tale competitività c’è si una crisi sempre imperante e quindi un vasto numero di aspiranti partecipanti per il medesimo ruolo. Bisogna però anche considerare i tanti profili spesso molto simili tra loro. In essi a volte è davvero difficile selezionare il candidato ideale per la determinata job description. Dinnanzi a tutto ciò, il vero dramma di molte carriere può diventare uno solo: il non sapersi valorizzare.
L’approccio
Chiariamoci, saper fare il proprio lavoro è importantissimo. Ma lo è anche il saperlo descrivere, il comunicare la coerenza del proprio percorso professionale. Sia fosse dinnanzi ad un cliente che al proprio futuro datore. In questo campo ci viene in soccorso lo Storytelling. L’arte della narrazione di sé stessi, dei traguardi che si è raggiunti, gli ostacoli superati e i sodalizi raggiunti. A volte con poche semplici parole, in altri casi non sottovalutando l’impostazione della propria scheda.
La testimonianza
Ne ha parlato anche Andrea Fontana, Docente dell’Università di studi di Pavia, per Momentoitalia. “Attraverso lo Storytelling, il curriculum può diventare più rilevante e professionalmente interessante trasformando l’inventario dei titoli in una serie di tappe che definiscono una professionalità o una traccia di professione futura“. Lui che da anni collabora con grandi aziende e istituzioni per perfezionare i loro brand, prodotti e servizi. Una personalità di spicco del settore che, lavorando a tal merito, tra i primi ha sottolinenato tale necessità.
Il futuro
Non più rigidi schematismi, con il progredire del mercato del lavoro sarà sempre più richiesto il sapersi distinguere. Per farlo, è importante incominciare il prima possibile ad imparare come strutturare la propria narrazione. Raccontare il proprio cammino, pavimentare le proprie motivazioni. Acquisire tutte queste caratteristiche prima del termine della scuola dell’obbligo potrebbe trasformarsi in un vantaggio straordinario per un giovane studente. Partendo già avvantaggiato nel suo percorso che poi, potrebbe dimostrarsi in agile discesa.
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