L’OMS definisce i videogiochi un’utile terapia durante la quarantena
Nel recente passato, l’Organizzazione Mondiale della Sanità aveva aggiunto i videogiochi tra le possibili cause di dipendenza, sia tra i più giovani che non. La loro ulteriore diffusione durante la pandemia da Covid-19 ha però fatto riflettere l’agenzia di base a Ginevra al punto che, oggi, l’OMS definisce i videogiochi un’utile terapia di supporto durante questo periodo difficile. E’ perciò entrata nel merito della questione, iniziando a promuovere anche lei alcune iniziative specifiche nel settore!
Le collaborazioni
L’OMS sta sviluppando alcune sinergie con diverse software house, promuovendo la campagna #PlayApartTogether. Il messaggio di tale campagna si basa sul potere terapeutico dei videogiochi durante la quarantena ed, allo stesso tempo, sull’importanza del distanziamento sociale.
I videogiochi sono un’utile terapia!
L’obiettivo dell’associazione è raggiungere milioni di persone ed esortarle a prevenire la diffusione del virus. “Le aziende del settore di videogiochi hanno un pubblico globale. Una maggiore distanza fisica e le altre misure aiuteranno ad appiattire la curva e a salvare vite“. Queste le parole di Ray Chambers, una delle figure di spicco dell’OMS.
Chi sta collaborando al progetto?
Le software house chiamate in campo sono di primo piano: Blizzard, Riot Games e Zynga. Aziende che hanno venduto milioni di copie con anche solo uno dei loro prodotti. C’è quindi un team di esperti del settore che sta costantemente incoraggiando i giocatori non solo a rimanere a distanza, ma anche ad osservare altre misure di sicurezza ovvero le misure di igiene e profilassi da adottare durante la pandemia.
La dichiarazione
“Purtroppo il COVID-19 sta colpendo ogni cittadino, paese e cultura del mondo. Dalla California a Copenaghen, da Monaco a Mumbai, i funzionari statali chiedono ai residenti di rimanere a casa per il bene dei nostri amici, della nostra famiglia e della nostra società globale in generale“. Queste le affermazioni di Amanda Taggart, responsabile delle comunicazioni di Unity Technologies.
Prevenire e non solo
Le attività dei publisher non si fermano alla prevenzione, ma anche all’incoraggiamento per quegli utenti che vorrebbero imparare a sviluppare videogame per conto loro. A tal riguardo Unity ha inserito sulla sua piattaforma un programma educativo di sviluppo di tre mesi ricco di componenti.
Programmi utili e strutturati
Le lezioni online di Unity prevedono corsi, esercitazioni e sessioni live, nonché una lezione virtuale per imparare a programmare in codice. Un progetto di sette settimane, partito il 23 marzo, costituito da una serie di moduli su richiesta, in maniera tale che i nuovi arrivati possano aggiornarsi continuamente senza rimanere indietro con l’apprendimento.
Altri esempi
Riot Games ha sviluppato invece un curriculum gratuito per la progettazione di giochi online per studenti delle scuole medie e superiori. L’azienda ha così parlato su Twitter dell’iniziativa: “Questi piani di lezione erano stati pensati per un’aula scolastica, ma scommettiamo che saranno fantastici anche a casa“.