Cam Adair sconfigge la dipendenza da videogiochi ogni giorno
La dipendenza da videogioco è in cima alla lista delle preoccupazioni per un genitore. Ma con questo articolo non vogliamo demonizzare l’intrattenimento ludico sano e ricreativo. Vogliamo parlare di quei rapporti oramai compromessi tra l’individuo e il monitor, in cui le vite vengono completamente assorbite. C’era un ragazzo giunto a questo punto, che è riuscito non solo ad uscirne ma anche aiutare tanti nelle sue stesse condizioni. Il suo nome è Cam Adair.
Il passato di Cam Adair
Dieci anni della sua vita sono stati inglobati dal mouse e la tastiera. Aveva mollato le superiori, non era mai stato al college né aveva mai cercato lavoro. Una sera, stremato, scrisse persino una lettera d’addio meditando di togliersi la vita. Fu quello il punto che lo fece però reagire.
Game Quitters
Una volta scongiurato il pericolo, Cam Adair non si limitò a guarire dalle sue dipendenze, ma cercò un modo per aiutare tante persone che erano ridotte come lui. Rispetto a tante persone coinvolte nel mondo della pedagogia e prevenzione, Cam possedeva un’arma in più: sapeva cosa si provava in quelle sabbie mobili. Un aspetto che lo aiutò a cercare una maniera utile per fornire un aiuto concreto. Ossia? Un sito internet ben indirizzato, che si introduce al navigante con un test.
A che serve il test?
A capire quanto e come si diventi schiavi dell’intrattenimento. Una volta ottenuto un profilo, il sito internet ti indirizza a dei consigli e proposte personalizzate, che non vogliono essere soluzioni definitive che sostituiscano gli esperti, ma un indizio di partenza.
Quali?
Nel portale sono proposti ad esempio oltre sessanta hobby che possano sostituire il gaming compulsivo, restituendo al soggetto una certa sfera sociale e vitalità. Oltre a essere di supporto con centinaia e centinaia di video che possano aiutare alla comprensione e a rispondere alle questioni tipiche che si fa chi è in quelle condizioni.
C’è anche una terza via
Il forum, un portale che collega ragazzi di circa 95 nazioni, tra chi ce l’ha fatta, chi ce la sta facendo e alcuni esperti. Un modo di fare conoscenza e raccontarsi, per farsi forza a vicenda e informarsi su una tipologia di dipendenza che non è seconda agli alcolici o altre forme più riconosciute dai media.
Gli approfondimenti
A contenuti più rapidi come quelli indicati, ve ne sono altri più votati all’analisi del fenomeno. Ovvero podcast, articoli aggiornati, una sezione per trovare un terapista in zona esperto per patologie da gaming. E persino una guida a passi che possa aiutarti a riprendere in mano la tua esistenza.
Quante persone ha aiutato il sito di Cam Adair?
Circa ottomila. Le loro storie sono firmate in una sezione specifica e son divise per target. I minori di diciotto anni, le persone fino a trent’anni e chi è più grande di questi due target. Ognuno ha perso qualcosa, ognuno ha lottato per qualcos’altro. Ogni singola voce però è lì per dimostrare al navigante di non essere solo, che ci sono altre persone come lui che, prima di risalire, han toccato il fondo.
La particolarità del test d’ingresso
Prima di questi tre canali ci sono, e lo abbiamo detto, una serie di domande da rispondere per farsi un’idea della gravità della situazione. Lo schema però, non è fatto solo per essere compilato in prima persona. C’è una sezione dedicata ai genitori del “paziente” e persino al partner. Perché, come sappiamo, questi problemi non hanno un solo range di età.
Esiste anche un gruppo di supporto per genitori
Proprio perché Game Quitters non lascia niente al caso, su Facebook esiste un gruppo da oltre duemila persone a sostegno delle famiglie coinvolte in questo problema. Per fare in modo di condividere progressi e terapie, rimanendo a contatto con qualcuno che sa di cosa si stia parlando.
Un caso studio notevole
Cam Adair ha trasformato la sua fragilità in una risorsa, ha saputo farlo ponendosi in prima persona le domande che lui stesso si faceva ai tempi e trovando non soluzioni assolute, ma vie percorribili. Un esempio valido di come l’educazione digitale possa portarti da un pericolo all’essere il contributo di una salvezza. Aiutando e facendoti aiutare a colmare le carenze in particolari temi. Anche per questo motivo Digital Education Lab persegue il suo scopo di fornire assistenza attraverso i propri corsi e articoli sul blog. Se sei interessato a questi temi, continua a seguirci.