Cosa sono i Reels e perché Facebook pagherà i migliori creatori?
Emulati da Instagram e YouTube, inventati da Tiktok, i Reels sono stati l’ultima grossa tendenza vincente dei social. Un po’ tutte le piattaforme hanno incoraggiato l’utenza a crearne. In premio solitamente c’è una maggior speranza di crescita del proprio account, ma c’è adesso chi ha deciso anche di mettere mano al portafoglio. Pagare i migliori creatori è una idea di Facebook per “svecchiare” un po’ la propria piattaforma. Ma prima è forse meglio specificare cosa sono i Reels.
Cosa sono i Reels?
I Reels sono video da pochi secondi che intrattengono il follower in svariate maniere. Può essere un contenuto ironico, sarcastico, informativo, sexy, dolce. Contornato da musica, da scritte, da filtri. L’importante è che sia di durata inferiore al minuto e che sappia mantenere viva l’attenzione di chi guarda. Sarà poi la piattaforma ad indirizzarti ad altri contenuti simili se dimostrerai di aver apprezzato il primo esempio.
Perché?
Lo scopo ovviamente rimane il medesimo: convincerti a rimanere legato alla piattaforma il più a lungo possibile. Così facendo, sarà possibile mostrare un numero maggiore di pubblicità che è ciò che genera introiti alle società. Avere sempre più contenuti originali è lo scopo di ogni social.
La proposta di Facebook
Facebook ha annunciato che pagherà i creators che raggiungeranno determinati obiettivi ogni mese. Il montepremi massimo ad account è di circa quattromila dollari. Una cifra che però andrà spalmata in svariati obiettivi che il creator potrà decidere di perseguire o meno.
Come funziona?
Ogni mese, i creators saranno chiamati a partecipare a delle sfide cumulative. Potranno essere su un tema specifico o sulla portata dei loro filmati. Un esempio? Chiedere alla persona di fare un Reels che raggiunga cento persone e poi, come secondo obiettivo, farne dieci che raggiungano altrettanta portata. E se il primo step porterà un guadagno di venti dollari, il secondo raggiungerà la cifra di cento. Come una raccolta punti.
La durata
Le sfide hanno durata mensile. Allo scadere dei trenta giorni si azzerano i risultati non raggiunti e ci saranno nuovi task da raggiungere. In maniera tale da continuare a stimolare l’audience con sfide sempre nuove e valutando quelle che sembrano funzionare meglio.
Possono parteciparci tutti al momento?
No. Per ora solo pochi creators possono partecipare a queste sfide. Funziona ad invito, così da studiare sia il comportamento di chi accetta di partecipare che dei loro followers. Ovviamente Facebook si riserva il diritto di estendere presto la portata di questo evento sempre a più individui.
I Reels, dati alla mano, funzionano davvero
“Oltre il 45% degli account Instagram hanno interagito almeno con un Reels una volta a settimana” lo dichiara la collaboratrice di Meta, Sheryl Sandberg. Che poi ha anche specificato: “I creators di ogni genere stanno imparando ad utilizzarli per coinvolgere una nuova audience e comunicare con i loro attuali fan. Li supporteremo attraverso tool e monetizzazioni che inciterà sempre di più l’uso di tale pratica“.
Il meccanismo pubblicitario
Questa nuova maniera di stimolare l’interazione ovviamente non arriva da sola. I social network stanno studiando nuove maniere di incorporare pubblicità nei reels. In un certo senso potremmo dire che, in vent’anni di intrattenimento, abbiamo fatto un po’ il giro completo per tornare ad una sorta di televisione “veloce”. Con programmi e spot quasi fulminee, per una clientela che non si siede più sul divano un intero pomeriggio ma magari ha cinque minuti di noia da spendere in qualche modo.
Cogliere le evoluzioni: tuo figlio da grande guadagnerà attraverso i reels o tramite le pubblicità in mezzo ad essi? Quello che è importante è continuare a seguire le innovazioni della rete. Perché, in un mondo in continuo progresso, il mestiere che intraprenderà tuo figlio da grande potrebbe non essere ancora nato. Segui i nostri blog e i nostri corsi per rimanere sempre aggiornati.