Genitori e figli distratti dallo smartphone

Per decenni, è stata la televisione sul banco degli imputati per il suo ruolo di babysitter improvvisata di intere generazioni. Il luogo di parcheggio privilegiato dai genitori più distratti o semplicemente da quelli più impegnati. Da qualche anno i dispositivi tecnologici più recenti (smartphone, tablet, console giochi) hanno letteralmente scalzato il tubo catodico, divenendo il nuovo punto di riferimento. Ma bisogna sapere dosare queste risorse digitali. Parliamo di genitori e figli distratti dallo smartphone.
La caramella elettronica
Così le definisce Aleteia in una condivisibile riflessione. Smartphone e Tablet utilizzati come rapido rimedio alle intemperanze dei più giovani. Un vizio che può diventare sempre più reiterato. Se il bambino piange, se fa i capricci, la tentazione di servirgli un monitor sul piatto d’argento è tanta. Eppure spesso non rappresenta la strada migliore.
Il self control
Bisogna stare attenti a stabilire con i più piccoli alcuni automatismi affettivi o comportamentali, perché non ci sarà sempre a disposizione un touchscreen per farlo svagare. Il rischio è infatti quello di far crescere i bambini senza imparare funzioni elementari come il sapersi calmare, avere pazienza o disciplinarsi da soli. Problemi che li seguiranno quando inizieranno a relazionarsi alla società, ad esempio nei primi anni scolastici.
Genitori distratti
Se ai più piccoli, ogni tanto, andrebbe consegnato nuovamente il buon vecchio foglio bianco e i pastelli, a mamma e papà non farebbe male ripassare un po’ di disciplina digitale. L’allarme non è nuovissimo, a dire il vero, tanto che già nel 2015 uno studio condotto dalla AVG Technologies provava già a metterci in guardia su certi comportamenti.
I dati
I ricercatori hanno intervistato più di 6.000 bambini di età tra gli 8 e i 13 anni e di varie nazioni. Brasile, Australia, Canada, Francia, Gran Bretagna, Germania, Repubblica Ceca e Stati Uniti. Il sondaggio ha rilevato che il 32 per cento dei bambini si sente poco importante quando la mamma e il papà sono distratti dal loro telefonino.
Concorda anche parte degli “addetti ai lavori”
I bambini hanno affermato che devono competere con la tecnologia per attirare l’attenzione dei loro genitori. E il 28 per cento delle madri e dei padri fa effettivamente mea culpa. Inoltre, il 54 per cento dei bambini ritiene che i loro genitori passino troppo tempo con i loro smartphone, e il 52 per cento delle mamme e dei papà confermano tale considerazione.
Autoregolamentazione
Se i figli hanno bisogno dei propri genitori per imparare a disciplinare il proprio comportamento, i più grandi potrebbero seguire qualche semplice regola. Ad esempio no allo smartphone a tavola, utilizzare applicazioni che regolamentano il periodo di uso dei terminali o semplicemente tenendosi d’occhio a vicenda. Anche perché, e lo dimostra anche il qui presente sondaggio, a volte sono i più piccoli i più severi giudici delle nostre cattive abitudini.