Jordan Cheyenne: lo scandalo della mamma youtuber
Nel mondo Cam&Fam, britneyandbaby, Haylee And Family, She’s In Her Apron, Sunkissed Mama. In Italia, Francesca Piccinini e Angelica Massera.
I casi di mamma youtuber sul web sono molti, madri che raccontano la propria famiglia. Dispensando consigli e perplessità nel cammino da genitori. Un aspetto che può rivelare contenuti assai emozionali durante il percorso, perché l’audience si affeziona ai protagonisti. C’è però chi si approfitta della situazione, creando a volte scenari artefatti per stimolare la reazione del pubblico. Vi raccontiamo l’esempio di Jordan Cheyenne.
I numeri di Jordan Cheyenne
La donna aveva oltre cinquecentomila iscrizioni su youtube, per un totale di cinquanta milioni di views su cinquecento video caricati. Da nove anni documentava la sua vita tra fitness e il suo lifestyle da madre single in California, finché qualcosa non è andato storto.
We Are Heartbroken
Era il titolo del vlog con protagonisti Jordan e suo figlio Christian. Il video avrebbe dovuto narrare la loro reazione dopo aver scoperto che il loro cane aveva contratto un parvovirus. Un virus potenzialmente letale per i cani ma che, preso in tempo, può essere curato.
La parte diseducativa
All’interno del materiale girato, Jordan abbraccia il figlio e gli sussurra di comportarsi come se stesse piangendo. Quest’ultimo replica “Mamma, ma STO piangendo”, a quel punto la donna si mette in posa come se si stesse togliendo le lacrime dagli occhi. In un video solitamente si lascia del materiale girato in più per creare una thumbnail, la cosiddetta miniatura che vediamo in anteprima sui video che scrolliamo. La donna voleva renderla più drammatica possibile per incitare i followers ad aprirla e avere dunque più visibilità.
La reazione degli spettatori
Tra i commenti è partita un’inevitabile polemica dei followers della mamma. Accusata di insegnare al figlio a drammatizzare gli eventi. Non è infatti sano manipolare le reazioni del ragazzo per fare audience. Non importa quale sia il mezzo, se televisivo o più moderno. Non è solo pornografia del dolore, ma anche un atteggiamento poco sano da insegnare.
La reazione
Probabilmente quello spezzone doveva essere tagliato fuori dal filmato finale, quindi la donna è corsa ai ripari cancellando la scena ma oramai la frittata era fatta. Come spesso accade, la parte cancellata era oramai virale. Assieme alle perplessità della comunità. “Non capirò mai perché dovete mostrare i vostri figli che piangono davanti ad una telecamera”, tra i commenti con più approvazione. “Voi dovreste proteggerli i figli, non insegnare loro che i video siano tutto nella vita. I canali di famiglie non dovrebbero esistere”. “Sono contento di essere cresciuto quando tutto ciò non esisteva”, il parere di un’altra persona, largamente approvato.
“Sono disgustata di me stessa”
La replica della donna non si è fatta attendere. Jordan Cheyenne si è presentata affranta in un altro video. Scusandosi con la sua audience per il suo comportamento. Rivedendo il video si era accorta di come il suo atteggiamento era stato del tutto sbagliato e che avrebbe voluto non averlo fatto. “La situazione mi ha fatto pensare che è il caso di fare un passo indietro. Essere più un membro della famiglia che non un narratore”. A quel punto ha rimosso i suoi video YouTube e disattivato il suo profilo instagram.
Ecco perché l’ha fatto
“Era una decisione da prendere perché la cosa che per me davvero conta è la salute del mio bambino. Stare completamente offline, rimuovere ogni video e la monetizzazione di esso. Mettere come priorità la mia famiglia e ogni cosa a cui tengo. Non c’è nessuna scusa per ciò che ho fatto, è orribile sotto tanti punti di vista. Adoro il mio bimbo e rimpiangerò quel momento per sempre. Non rilascerò interviste né commenterò i video che stanno facendo su di me.”
Lezione da imparare
Chiariamoci: ci sono canali tematici davvero istruttivi, è possibile fare questo tipo di narrazione e storytelling. Forme di intrattenimento di un certo interesse che possono fornire un sacco di consigli e “trucchi del mestiere” a chi ad esempio sta diventando genitore e non sa con chi confrontarsi. L’importante è che la situazione non degeneri in comportamenti tossici che possano minare la salute dei legami. Digital Education Lab, con i suoi corsi, insiste anche sul trasmettere questi valori.