Khaby Lame, la storia del Tiktoker più seguito in Italia
La componente virale, sui social, è spesso molto meritocratica. Puoi passare anni a leggere riflessioni sul tema e avere qualcuno che ti spiega per lunghe linee come poterlo diventare, c’è chi invece ci riesce anche inconsapevolmente. Perché a volte l’intuito di saper comunicare e trovare il canale giusto per farlo, possono battere qualsiasi algoritmo. La storia che vi andiamo a raccontare oggi sembra l’esempio più incisivo di questo ragionamento. Lui è Khaby Lame e ha fatto letteralmente impazzire Tiktok.
Chi è Khaby Lame
Un ragazzo nato in Senegal il 9 marzo 2000. A vent’anni si scrive a TikTok più che altro per noia, la quarantena lo spinge a fare qualcosa di nuovo per occupare il tempo. Da quel momento, il suo condividere pochi istanti della sua vita con creatività diventa un processo irresistibile per gli utenti. Nei primi dodici mesi il suo account guadagna un milione di follower. Ciò che accade dopo è ancora più straordinario. Il 12 aprile 2021 arriva a sei, dopo tre giorni a quattordici. Poi ventitré in appena tre settimane.
Il significato di certe cifre
Con una somma simile si diventa l’utente più seguito della penisola. “Khaby” ha scalzato il milionario Gianluca Vacchi (17 milioni) e Luciano Spinelli (oggi a 7,7 milioni). Oltre ad entrare con umiltà nella top 100 mondiale dei TikToker che continua ad essere guidata dalla geniale Charli D’Amelio.
Come ha fatto?
Un semplice smartphone, direttamente da casa sua e… senza quasi proferire parola. Perché su TikTok a volte il linguaggio espressivo paga di più di un sacco di discorsi. Anche perché tutto si gioca sugli istanti. Il suo stile era quello di prendere video altrui, tra i più insensati e curiosi della piattaforma, e semplicemente reagire. Con uno sguardo, una smorfia o un sorriso.
Basta così poco?
Ovviamente dipende, è molto facile crescere se qualcuno ti fa altrettanta pubblicità perché anch’esso alla ricerca di contenuti da proporre. Ad esempio Il canale YouTube TikTok famous ha iniziato a condividere i suoi sketch più buffi, generando un ritorno di pubblicità sia per loro che per lui. Insomma, la reazione di una reazione su quello che era un video di partenza. Questa può ad esempio essere una lezione di contenuto virale, accade così.
Dov’è il vantaggio del suo stile?
L’italiano avrebbe limiti di comprensione, un approccio non verbale ovviamente no. Questo gli ha permesso di diventare estremamente popolare in Brasile, Russia e altre nazioni in cui atteggiamenti diversi sarebbero stati altrimenti di assai più difficile comprensione.
“Far divertire”
Era il suo scopo principale, così ha dichiarato alla stampa. Per quanto il primato faccia piacere e ovviamente stia cercando di mantenere i numeri raggiunti. Una volta avvicinato il successo è stato bravo anche a gestirlo, attraverso quella che è diventata la sua agenzia (The Akkademia, ndr) ha dichiarato l’intenzione di volersi misurare su altre piattaforme. Portali che esaltino il suo carisma in video, come Twitch e YouTube. La convinzione è quella di poter trasformare un’intuizione in un lavoro.
Una bella favola partita da lontano
Khaby è arrivato nella nostra penisola quando aveva appena un anno. I genitori non avrebbero probabilmente mai pensato un futuro così particolare per lui. Dove il figlio ha saputo mostrare con orgoglio ciò che invece altri coetanei (e non) fanno fatica ad accettare o comunque si vergognano di mostrare: la vita quotidiana in un complesso di case popolari. Un luogo che gli ha letteralmente insegnato a vivere . “Qui ad esempio agli amici con cui sono cresciuto giocando a calcio al parchetto. Attraverso TikTok sarebbe per me un sogno riuscire un giorno ad aiutarli, oltre naturalmente alla mia famiglia“. Insomma una meravigliosa storia fatta di intelligenza, tecnologia e integrazione.
TikTok è probabilmente il social che maggiormente oggi permette simili crescite
La Social Media Manager Maryam Mohsin attraverso dati Comscore e della stessa piattaforma, rivela che ben il 90% degli utenti di TikTok utilizza l’app quotidianamente. Di essi, il 68% guarda video pubblicati da altri, mentre il 55% ne pubblica di propri. Un ecosistema invidiabile per stimolare gli utenti a produrre contenuti al fine di crescere.
Crescita responsabile
Se per la fantasia non è detto che bisogna imparare granché per emergersi e divertirsi, riguardo la sicurezza e crescere responsabilmente è bene consultarsi con professionisti. Lo stesso utente, una volta abbastanza in auge, si è consultato con alcuni collaboratori esterni. Perché è importante agire in maniera ponderata e consapevolmente informati. Anche per questo motivo Digital Education Lab è al fianco delle famiglie italiane con i propri corsi e i propri articoli riguardo queste tematiche.