Le competenze del futuro secondo il CEO della Apple
Secondo uno studio del World Economic Forum il 65% dei bambini che oggi sono alla scuola elementare “da grande” farà un lavoro che oggi non esiste nemmeno.
Ma quali saranno le competenze del futuro? Il mondo dell’istruzione si è attrezzato per costruirle? Secondo Tim Cook no. Almeno, non ancora. Le ragioni delle sue perplessità le ha esplicitate dopo l’incontro con il comitato consultivo per le politiche del lavoro americano. Cook è stato nominato tra i 25 membri rappresentativi. In una lista che comprende funzionari del settore istruzione, dirigenti di aziende che si occupano di vari settori e membri del governo sia statali che locali.
Le parole di Tim Cook
“La discrepanza tra le competenze che emergono dai college e quelle di cui ci sarà bisogno in futuro e che saranno richiesta da sempre più aziende sono alte. La programmazione in Swift è una chiave importante. Crediamo fermamente che questo corso dovrebbe essere obbligatorio in tutte le scuole degli Stati Uniti, dalle scuole primarie al college“.
Le figure più richieste
“Basta guadare i dati per scoprire che c’è un enorme richiesta di sviluppatori, ma poche persone specializzate. E in futuro la domanda crescerà, per questo siamo orgogliosi di aver attivato un programma che aiuta gli studenti ad ottenere tali competenze“. Ha aggiunto il leader della Apple.
Le azioni necessarie per guidare la svolta
Tim Cook non si limita ovviamente a fare del discorso un mero avvertimento ma è il primo che scende in campo a tal merito. Facendo sapere che la Apple svilupperà una campagna nazionale per promuovere l’istruzione e la formazione. Raccomandare inoltre specifici corsi d’azione per migliorare il mercato del lavoro finalizzati a soddisfare le richieste dei datori di lavoro. Producendo infine strategie per migliorare gli investimenti del settore privato e stabilire una cultura dell’apprendimento.
Everyone Can Code
Un ulteriore progetto già attivo dal 2016, sa anche di slogan. Ben 4.000 scuole negli Stati Uniti che stanno portando avanti il programma “Everyone Can Code” di Apple. Al fine di insegnare Swift, il linguaggio di programmazione, agli studenti. In questa generosa cifra ci sono anche 80 università.
Muoversi sulla stessa lunghezza d’onda
Se gli Stati Uniti provano a rimediare nel campo dell’alfabetizzazione digitale con queste iniziative volenterose e mosse dai massimi esperti nel settore informatico, evidentemente siamo sulla buona strada anche noi. Così come le numerose famiglie che, ogni anno, ci scelgono per dare maggiori opportunità al futuro dei propri figli.
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