Il rischio deepfake su Telegram

Nei precedenti articoli abbiamo tessuto le lodi di Telegram, in quanto sistema di messaggistica all’avanguardia, facendo notare come su tale piattaforma i cosiddetti messaggi effimeri, in arrivo a breve su WhatsApp, fossero stati lanciati già sette anni fa. Tuttavia, è bene segnalare anche i possibili difetti e minacce del portale. Non tutte le avanguardie infatti sono positive se non sono gestite a dovere. A questo proposito parliamo del rischio di deepfake su Telegram.
Il deepfake su Telegram e non solo
Del deepfake ne abbiamo già parlato in passato, sottolineando quanto sia ormai facile da realizzare grazie al machine learning. E’ possibile infatti prendere il volto o le sembianze di una persona, facendogli compiere azioni che non avrebbe altrimenti fatto. Si può, per esempio, inserire la nostra faccia al posto di quella del protagonista di un film e far finta di recitare al posto suo oppure creare altre trovate altrettanto divertenti.
Il lato oscuro del deepfake
Ovviamente, nelle mani sbagliate, anche questa innovazione può trasformarsi in una insidia. La personificazione di un volto in un altro corpo può essere infatti usata anche a danno di quest’ultimo. Ad esempio, inserendo un soggetto in situazioni imbarazzanti o comunque ambigue senza il suo consenso.
Il comando che permette di spogliare
La Repubblica, settimane fa, ha denunciato una funzione sospetta all’interno dell’app che permette praticamente di “spogliare” i soggetti. Basta inserire una semplice foto ed un sistema di automatismi la rimanda completamente modificata. A prescindere da quanto sia accurata la trasformazione, la facilità di accesso a questo bot desta enorme preoccupazione.
Il 23 ottobre il Garante ha deciso di aprire una istruttoria
“Il Garante della privacy chiederà a Telegram di fornire informazioni per verificare il rispetto delle norme sulla protezione dei dati nella messa a disposizione agli utenti del programma informatico. E accertare l’eventuale conservazione delle immagini manipolate e le finalità di una tale conservazione. […] il Garante sta valutando ulteriori iniziative per contrastare gli usi illeciti di questo tipo di software e contenere gli effetti distorsivi del più ampio fenomeno del deepfake”.
Telegram era già stato soggetto a polemiche nelle scorse settimane
FIEG e AGCOM avevano già chiesto e ottenuto la totale rimozione di canali che promuovevano la pirateria editoriale dalla piattaforma. Oltre 250 accounts che distribuivano gratuitamente PDF con quotidiani e approfondimenti, danneggiando di fatto il lavoro di migliaia di professionisti.
Il rovescio della medaglia della tecnologia avanzata
Telegram è da sempre noto per essere il paradiso dei cosiddetti “smanettoni”. Una posizione che comporta pregi, ma anche difetti. Una minore tracciabilità, la possibilità di nascondersi tra canali e bot ed un regolamento molto più indulgente rispetto ai competitors.
I nostri consigli
WhatsApp resta il portale di messaggistica preferibile da far utilizzare ai propri figli. Tuttavia, una raccomandazione è sempre valida a prescindere dalla app: stare attenti a dove possano finire le nostre foto e non condividerle mai a cuor leggero.
Per curare meglio l’educazione digitale di tuo figlio, continua a seguire il nostro blog ed iscrivilo ad uno dei nostri laboratori digitali per bambini e ragazzi.
Prenota subito un posto ed approfitta della promozione sui corsi online: fino al 6 Gennaio 2021 li trovi al prezzo speciale di 169€!