Usare la tecnologia per abbattere le barriere tra diversamente abili e normodotati
Non di rado si creano dibattiti in merito a come le nostre città rendano problematici gli spostamenti quotidiani per milioni di individui. In particolare per le persone con limitata capacità motoria o sensoriale. Riflettendo su quanta strada ci sia da fare affinché ogni cittadino si senta ugualmente autonomo nella vita di tutti i giorni. Più raramente però si parla delle analoghe difficoltà che si posso incontrare nella cosiddetta “vita digitale”. Ovvero di chi deve interfacciarsi con un monitor, touchscreen o altri dispositivi. Una buona pratica che oggi analizziamo ha trasformato una fragilità in una occasione di inclusione. Usare la tecnologia per abbattere delle barriere importanti; vi facciamo vedere in che modo tutto ciò sia possibile.
La nostra storia si svolge a Bosisio Parini (Lecco)
Stiamo parlando di veri e propri laboratori di perfezionamento delle competenze digitali per persone diversamente abili. All’interno di questi spazi, bambini e gli adolescenti sono guidati nell’acquisizione di competenze di base sul corretto utilizzo delle nuove tecnologie e dei mezzi digitali e multimediali. Dalla navigazione sicura in internet all’utilizzo consapevole dei social network. Questo progetto, denominato “Multimedi@bilmente”, è stato avviato più o meno da un anno dall’associazione “Nostra Famiglia”.
La dichiarazione dell’associazione culturale
«I giovani vivono in una società caratterizzata dai media e apprendono, anche inconsapevolmente, attraverso la fruizione e la condivisione di contenuti audio e video. Le nuove tecnologie, i mezzi digitali e in generale gli strumenti multimediali possono essere quindi di grande aiuto per acquisire nuove abilità. Il fine è quello di raggiungere l’autonomia nella vita quotidiana e per socializzare. Ciò vale per tutti, anche per i minori in carico al nostro Servizio Residenziale Terapeutico Riabilitativo. A cui, oltre ai problemi legati alla disabilità, si associano importanti criticità nei comportamenti di adattamento ambientale».
Competenze spendibili per il benessere personale e della collettività
La responsabile del Servizio Maria Nobile e sua equipe multidisciplinare si dimostrano orgogliosi dei risultati dopo tanto duro lavoro. “Questa realtà è finalizzata alla presa in carico, all’assistenza, all’orientamento e all’accompagnamento del minore con disabilità complessa e della sua famiglia. Al fine di generare un percorso di acquisizione di competenze di vita, volto al reinserimento nel proprio contesto originario, sociale, familiare e scolastico”.
L’importanza dell’educazione digitale
Lavorare a nuove tecniche di insegnamento tecnologico non rappresenta quindi solo un’arma in più per il futuro della collettività, è anche una inesauribile fonte di inclusione. Agli educatori il compito di trovare la via più agevole per formare ogni singolo individuo, adattando al suo profilo e alle sue esigenze il percorso più semplice ma efficace. Non perdendo mai l’entusiasmo di volersi continuamente aggiornare. Questo è lo spirito giusto, questo è lo spirito di Digital Education Lab.